Russia – Ucraina. Stoltenberg: la Nato non accetterà mai l’annessione della Crimea
La pace non vuole proprio entrare nel cuore e nella mente di qualche segretario…
“Stoltenberg smentisce Zelensky su Crimea, la NATO vuole che guerra continui:
-l’Ucraina deve vincere questa guerra perche’ difende il suo territorio. I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo inoltre sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale -.
Jeans Stoltenberg, segretario generale della NATO
A che titolo Stoltenberg dichiara che la NATO non accetterà annessione della Crimea alla Russia?
Non dovrebbero essere ucraini a decidere se accettare o meno che Crimea ritorni russa?
Le dichiarazioni del segretario generale della NATO al giornale tedesco Welt appaiono come una smentita dell’apertura di Zelensky di ieri. Il presidente ucraino aveva chiesto ai russi di rientrare entro i confini precedenti all’invasione quindi aveva implicitamente aperto la strada alla rinuncia a Crimea e repubbliche di Lugansk e Donetsk. Stoltenberg dice che persino questo è troppo. Per la Nato l’Ucraina che l’Occidente armerà all’infinito deve riconquistare pure la Crimea.
E’ l’ennesima dimostrazione che gli Usa, e i loro burattini europei, boicottano la trattativa perchè vogliono una guerra per procura che duri anni per mettere in crisi la Russia.
Stoltenberg ha sostanzialmente chiuso la porta aperta da Zelensky facendo capire chi comanda.
Stoltenberg ordina agli ucraini che devono vincere questa guerra anche se durerà anni. Tanto a morire sono ucraini e russi non certo i signori della guerra che inviano le armi.
Ovviamente le parole di Stoltenberg sull’illegalità dell’annessione sono ridicole visto che la NATO nel 1999 ha fatto una guerra contro la Serbia per imporre la secessione del Kossovo dove ora c’è un’enorme base americana.
Tra l’altro va ricordato che nel referendum in Crimea l’85% della popolazione si era espressa per il ritorno nella Russia da cui quel territorio era stato separato solo negli anni ’50. L’istituto di sondaggi statunitense Gallup confermò che il risultato corrispondeva agli orientamenti della popolazione (fonte: Stephen F. Cohen, War with Russia, 2019).
Chiediamo al governo italiano di prendere le distanze dalle parole di Stoltenberg ma non abbiamo alcuna fiducia che lo faccia visto che dal Pd alla Meloni sono tutti servi della Nato.
Sempre più si conferma il ruolo di destabilizzazione della NATO e la necessità per l’Italia e l’Europa di liberarsi da questo strumento dell’egemonia statunitense.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Il prof. Gastone Breccia commenta le parole di Zelensky sulla Crimea: Il messaggio di Zelensky è per Biden, se gli USA vogliono umiliare la Russia, Zelensky non vuole questo, troppi i costi per il suo Paese.”
“Siamo così vicini alla soglia del conflitto globale, che i russi non hanno reagito alla notizia del NYT, secondo cui 12 loro generali sarebbero stati eliminati con il concorso diretto della CIA. Se infatti lo ammettessero, sarebbero costretti a far scattare terribili rappresaglie nei confronti del nemico americano, avviando un’ escalation militare inarrestabile… Possiamo quindi capire le loro esitazioni. Ci rendiamo conto che se continua così, di incidente in incidente, l’Europa rischia di auto-distruggersi per una questione di confini tra Stati? La Russia ha tutti torti. Non c’è dubbio. Ma l’Ucraina non è senza peccato. Perchè non ha concesso l’autonomia promessa alle regioni russofone di confine? Se tiene tanto all’Europa, perché non ha cominciato ad applicare le varie convenzioni europee sul trattamento delle minoranze etniche e linguistiche e sulla cooperazione transfrontaliera? Chissà forse la mina poteva essere disinnescata. Ora Zelensky si trova nella scomoda posizione – se vuole fermare la guerra – di dover cedere molto di più di quanto sarebbe bastato a Mosca prima del conflitto… Putin insomma non si accontenterà di vedersi assegnato ciò che già ha.”
Domenico Vecchioni, ambasciatore
Non solo Putin, anche gli Usa non sarebbero felici, come abbiamo visto, della Crimea alla Russia.
Ora tocca a Zelensky dimostrare di essere un vero capo di Stato, l’eroe di cui tutti tessono le lodi, e fare di tutto affinché finisca il conflitto. Con buona pace di chi continua ad inviare miliardi in armi.
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