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Russia – Ucraina. Una catastrofe da ogni punto di vista

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Anna Tortora

Un conflitto che non porterà alcun beneficio all’Italia ma per cui l’Italia si sta spendendo oltre misura.
Non è più il caso di sbandierare la solita propaganda, c’è una guerra e i pacifisti radical chic hanno già indossato l’armatura.
“La Camera dei Deputati ha approvato ieri a larghissima maggioranza (391 voti favorevoli su 421 presenti, 19 voti contrari) un Ordine del giorno che impegna il Governo ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa, votato da deputati di Pd, Lega, Fi, Iv, M5S e FdI. Si passa dai circa 25 miliardi di Euro l’anno attuali (68 milioni al giorno) ad almeno 38 miliardi di Euro l’anno (104 milioni al giorno). Ingenti risorse per una guerra fuori dai confini del nostro Paese, sottratti al popolo italiano.”
Marco Rizzo, PC

“Più la guerra russo-ucraina va avanti più appare in tutta la sua assurdità la lettura di essa imposta in Italia e in altri paesi occidentali dal mainstream politico e dai media ufficiali, fatta propria da sinistre ex pacifiste diventate ferocemente belliciste, imbarazzanti dottrinari liberal-radicali e neo-con fuori tempo: e cioè che essa sia una lotta tra un regime dittatoriale e le democrazie liberali occidentali, come in un remake della guerra fredda.
Si tratta invece, come è evidente, di un confronto tra nazionalismi esasperati interno al mondo slavo e alla civiltà ortodossa, suscettibile di allargarsi catastroficamente riattizzando altri nazionalismi dell’Europa orientale.
L’amministrazione Biden alimenta irresponsabilmente questo conflitto con il miope obiettivo di riattrarre il Vecchio Continente nell’orbita americana e isolare/destabilizzare la Russia, e non sembra rendersi conto che
a) un’escalation del confronto militare nel cuore dell’Europa può facilissimamente sfuggire di mano a tutti, generando effetti a catena di tipo bellico o anche solo economico da cui anche gli Stati Uniti sarebbero travolti;
b) una rottura totale tra Occidente e Russia, anche solo ‘fredda’, porterebbe in breve – in realtà sta già portando – al distanziamento dall’Occidente di molti importanti alleati o interlocutori che non hanno nessuna intenzione di tagliare i loro rapporti economici, politici, strategici con Mosca. Si veda il caso dell’India, della Turchia, del Brasile, persino di Israele, per non parlare dei vari stati asiatici e africani più o meno già soggetti all’influenza di Russia o Cina.
Una catastrofe da qualsiasi punto di vista si guardi la situazione.
Washington avrebbe tutto l’interesse a intestarsi l’apertura di canali di mediazione e l’avvio a soluzioni negoziate, come più volte in passato ha fatto in situazioni anche più dolorose per gli interessi nazionali e ‘imperiali’. Invece sembra essere posseduta da un demone distruttore, che trascina con sé molti governi occidentali apparentemente ignari dei rischi a cui si stanno esponendo.”
Eugenio Capozzi, storico

L’Europa non ne uscirà sicuramente unita.
“Finché c’è guerra, c’è speranza.
La tragedia dell’Ucraina è un disastro per molti Paesi, fra cui l’Italia, non per gli Stati Uniti, la cui economia sta volando.
Biden seguita a definire Putin un criminale, ma Wall Street ringrazia san Vladimiro e si augura che la guerra non finisca presto.”
Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore, già parlamentare della Repubblica

Ma…
“I negoziati sono in corso. Negoziati per la fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell’integrità territoriale, garanzie e protezione.”
Il Presidente ucraino Zelensky

Una sovranità che i radical chic italiani hanno soventemente disprezzato etichettando come “fascista” chiunque l’abbia ribadita.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.