22 Dicembre 2024
PoliticaPolitica Interna

Salvini chiese pieni poteri. Conte li prende direttamente

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Anna Tortora

Non vorrei essere nei panni del Premier; il suo io ipertrofico rischia di scoppiare e non solo.
È forse necessario comprendere quanto sia possibile pensare ad un autentico cambio, richiesto anche dalla stessa maggioranza. Un cambio capace di elaborare orizzonti condivisi e minime regole per i cittadini, necessari alla risoluzione dei problemi non solo presenti ma anche futuri.
“Gli oltre 200 miliardi del Recovery Fund saranno erogati da qui al 2026 e finanzieranno scelte che si svilupperanno da qui a oltre il 2030.
Per la sua riuscita serve continuità nelle scelte dei governi che si succederanno.
Questa continuità può esserci solo se per i prossimi 10 anni avremo governi guidati da chi quelle scelte ha concorso a formalizzarle.
Per questo una cabina di regia che non comprenda anche le principali forze di opposizione (con oneri e onori) è un significativo atto di arroganza contro gli interessi del Paese.
Per non parlare di una cabina di regia che nemmeno venisse basata sull’attuale maggioranza, ma direttamente sull’attuale governo, come a dire che per i prossimi dieci anni ci si arroga la presunzione che il governo non solo manterrà gli attuali colori (politicamente improbabile), ma addirittura gli attuali esponenti a Palazzo Chigi, al MEF e al MISE (francamente terrificante).
È una arroganza che sfocia nel delirio e che farà grande, grandissimo danno al Paese.
Matteo Renzi fa benissimo a porre la questione con forza da dentro la maggioranza, perché è un passaggio politico delicatissimo e determinante, ben più del MES e di qualunque altra questione affrontata sino ad oggi”.
Enrico Zanetti

Dov’è finita la tolleranza, l’onestà, in virtù delle quali, per anni, i 5stelle frantumavano gli avversari politici su ogni cosa, dandogli dei mafiosi, dei cialtroni, degli assolutisti?
Pensano di essere alla fiera delle vanità?
“Conte vuole ‘CARTA BIANCA’. Ha interesse a gestire le nostre vite.                                      
Conte punta ad avere un governo nel governo, il Comitato Esecutivo che risponde al Ciae (Comitato interministeriale degli affari europei), separato cioè dal Consiglio dei ministri.
* Fine di ogni funzione per il Parlamento, con la possibilità di assunzioni e di spesa assoluta, in deroga totale, fuori dall’obbligo di fare gare per usare aziende, evitando di fare concorsi per il personale assunto, senza alcun controllo della Corte dei conti e con possibile coinvolgimento di dirigenti delle società pubbliche controllate dal ministero del Tesoro.
* ‘Carta bianca’ quindi per continuerà a ‘governare’  coi DPCM senza passare dal Parlamento e manco dal controllo della Presidenza della Repubblica, come avviene per i decreti legge”.
Marco Rizzo

Attraverso dirette che non odorano di perbenismo ma puzzano di squallore, Conte gestisce il suo potere, purché gli italiani siano chiusi in casa terrorizzati dal Coronavirus. Ma Matteo Renzi pone un ultimatum, le sue parole nell’intervista al tg2 dell’8 dicembre sono state chiare: “No ai pieni poteri a Conte, a costo di rompere”
Italia Viva affossa il governo
Non solo il Mes: a far litigare la maggioranza è gestione dei fondi del Recovery Fund. I renziani si oppongono al piano di Palazzo Chigi, durissima Maria Elena Boschi: “Non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli al Premier”.
Tuona anche Ettore Rosato, sempre di Italia Viva
“Non chiamateci guastafeste, noi facciamo il tifo per l’Italia. Non abbiamo bisogno di nuove taskforce, di altri consulenti e burocrati, che sostituiscano nelle loro funzioni quelli che Conte ha definito i ‘ministri più bravi del mondo’. Quello di cui il nostro Paese ha bisogno è una politica che funzioni  e che abbia ben chiara la direzione in cui vuole andare”.
Ogni giorno emergono dati, fatti, che smontano tutto ciò che propina Conte da dieci mesi. Lui e i suoi ministri con il fiore all’occhiello.
“Come si puo mentire così? Come si puo affermare che il SSN ha retto bene contro l’epidemia? Come si puo offendere i 60000 morti, quelli lasciati soli a casa senza un medico perché i medici erano pochi e privi di protezioni? Perché esistono strutture territoriali dove ricevere assistenza, perchè la comunicazione è assurda, perchè le mascherine non erano necessarie e poi erano indispensabili, perchè scuole non vengono chiuse, ecc. E che dire delle risse tra medici invaghiti del loro ruolo? Mai nessuno che si sia scusato per 10 anni di sottofinanzamento della sanità, di blocco del turnover, dei continui tagli effettuati dai direttori generali per imposizione politica. Nessuno di quelli che hanno imposto Austerity, invece di investimenti nella salute degli italiani, di quelli che non hanno fatto un piano pandemico e che oggi nascondono le loro colpe. Adesso questi stessi gestiranno i 209 miliardi del Reckvery Fund che prevedono per la sanità non 209, ma 9 miliardi e ben 50 per la digitalizzazione ,termine vago dietro il quale puo starci di tutto. E noi dobbiamo ancora subire questa gente. Non potevo immaginare un Italia ridotta a questo e mi dispiace di non essermene andato quando potevo farlo”.
Girolamo Sirchia

Quando, come e dove si conclude il ruolo passivo del cittadino?
“L’Italia non aveva bisogno di nessun lockdown perché un’epidemia crea una sorta di lockdown spontaneo in cui proprio le libere forze sono la leva della rigenerazione. Invece, il governo comportandosi in modo opposto ha aggiunto danno al danno, calando le libere forze del paese in un lockdown morale prima che economico, come in una bara”.
Giancristiano Desiderio


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.