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San Giorgio a Cremano, fari sugli affidamenti diretti per il Premio Troisi

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Il collettivo FreeCremano scrive al Responsabile dell’Anti corruzione per segnalare alcune procedure

San Giorgio a Cremano, 3 Febbraio – Affidamenti diretti senza indagini di mercato e costi degli appalti ritenuti poco congrui per le attività dell’ultima edizione del Premio Massimo Troisi. Su queste argomentazioni il collettivo FreeCremano ha focalizzato le proprie attenzioni attraverso un esposto trasmesso all’indirizzo del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e dell’Organismo indipendente di Valutazione.
Sotto la lente di ingrandimento degli attivisti sangiorgesi sono finite due procedure di affidamento che hanno riguardato l’organizzazione della kermesse svolta a Dicembre scorso. La prima, sulla realizzazione del nuovo sito internet istituzionale e sulla gestione dei canali social per un importo di 30.500€, la seconda, sul noleggio a caldo del service audio-video-luci impianti di registrazione e montaggio riprese per un importo di 39.894€. Per entrambe l’affidamento è avvenuto attraverso una trattativa diretta con un’unica ditta individuata facendo ricorso alla piattaforma informatica di acquisti per le pubbliche amministrazioni. A parere di FreeCremano sarebbe sempre buona norma per le stazioni appaltanti consultare più ditte per garantire un confronto concorrenziale mettendo a raffronto più preventivi. Inoltre, alcuni interrogativi, vengono sollevati anche in merito ai costi sostenuti.

“Quando si utilizzano – dichiara Danilo Cascone, referente di FreeCremano e ex Consigliere comunale – risorse pubbliche bisognerebbe adottare il criterio del buon padre di famiglia, soprattutto di questi tempi con una grave crisi economica causata dalla pandemia. Se su questi appalti fossero stati richiesti più preventivi per la fornitura dei medesimi servizi probabilmente si sarebbe registrato un risparmio per le casse comunali. Inoltre ci chiediamo come mai, rispetto alla passata edizione del Premio, ad esempio il service sia costato 9mila Euro in più se non si è registrato il pubblico in sala, durante le esibizioni, a causa delle note restrizioni dettate dall’emergenza pandemica.”

La patata bollente ora è passata nelle mani della Dottoressa Maria Rosaria Impresa, nella sua qualità di Responsabile dell’anti corruzione, la quale sarà chiamata a far luce su quanto è stato fatto emergere.

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