26 Dicembre 2024
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Sanremo 2021, Fiorello salva la prima serata in slow emotion per assenza di pubblico

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Sanremo, 2 mar. – La sala completamente vuota; sulla scena irrompono Fiorello ed Amadeus, esorcizzando l’entrée “alternativa” con lo slogan “più culi”. Inizia ufficialmente il Festival della canzone italiana. Fiorello pone così l’accento sulla singolarità della manifestazione che davvero è priva di orpelli, ma piena di sola musica. Il riferimento ‘noir’ delle unghia smaltate di nero e del rossetto in pendant di Rosario, esorcizzano l’atmosfera gotica del clima paradossale della 71edizione in cui anche i fiori, simbolo della kermesse, vengono consegnati alle artiste in modalità delivery.

In questa edizione slow emotion per assenza di pubblico, Fiorello è l’unica certezza, così come la sua sinergia con il direttore artistico del festival.

Si dá successivamente spazio alla musica che finalmente con meno rumore intorno, sarà completamente regina! Nei brani si ravviserà molta atmosfera ‘revival’, come si potrà pian piano ascoltare.

NUOVE PROPOSTE VERSO LA SEMIFINALE

 Inizia la gara delle nuove proposte con Gaudiano, seguito sul palco da Elena Faggi che propone una musicalità all’Arisa 2.0.

É poi la volta di Avincola, di arancio vestito in un look che funge da mix tra un personaggio celebre come Super Mario Bross ed una presentazione che cavalca l’onda dei ben più noti Max Gazzé o Simone Cristicchi. Il pop melodico viene invece abbracciato dalla canzone di Folcast col suo brano ‘Scopriti’.

A passare in semifinale tra i 4 concorrenti esibitisi sono  Folcast e Gaudiano che ritroveremo sul palco nella serata di venerdì.

”Senti che sonoro, quasi mi innamoro…Sanremo vogliamo cantare per te”. Con queste note in modalità varietà alla Wanda Osiris, si dá il via alla gara dei big. Tra swing e riferimento alla little Italy si celebra così l’Italia.

Amadeus riavvolge il filo della memoria ad un anno fa, con Diodato vincitore che ha rappresentato l’ultima immagine felice di un intero Paese che da lì a poco sarebbe entrato in lockdown. L’artista ritorna all’Ariston e col suo pezzo ‘Fai rumore’ cerca di esorcizzare il presente.

SANREMO 2021 – OSPITI E GARA DEI BIG

Arisa, di rosso vestita, appare dalle scale dell’Ariston con una rosa tra le mani e propone un testo di Gigi D’Alessio, ‘Potevi fare di più’. È l’amore la chiave di volta di un brano-diario, cantato con intensità ed emotiva presenza da Rosalba Pippa. La cantante ha gli occhi lucidi, ma poteva dare qualcosa in più!

A rompere l’emozione è la giovane attrice italiana Matilde De Angelis. La novella promessa del cinema nostrano e non solo, ha il cuore in gola nel presentare Colapesce Dimartino, neofiti del palco più temuto dagli artisti. La loro ‘Musica leggerissima’ ci riporta alla musica leggera degli anni d’oro del Festival. Questo gusto retrò Ottanta, piace e conforta in una kermesse di tal fattezza.

Tra una canzone e l’altra arriva il campione Ibrahimović al suo battesimo sul palcoscenico. L’aria severa e ingessata rallenta il ritmo della prima serata. Ci si aspettava maggiore presenza scenica da una blasonata partecipazione!

Per fortuna subito si lascia spazio alla ballata romantica di Aiello. La voce ha flessioni non eccelse, ma l’emozione della gara potrebbe aver inciso sulla resa interpretativa.

Il testo ‘Ora’ si ricollega alla presenza di Alessia Bonari, giovane infermiera simbolo della lotta al Covid per aver postato in rete lo scorso 9 marzo uno scatto con i segni della mascherina lasciati sul volto dopo ore di lavoro. Questa è la fotografia attuale di un’Italia che non ne può più della pandemia, ma che deve continuare a resistere nel rispetto delle regole sulla prevenzione.

Attesissimi dai giovanissimi Francesca Michelin e Fedez. La coppia presenta ‘Chiamami per nome’, dietro un nastro bianco atto a collegare le due aste da microfono. Il sussurato così come la musicalità composita tra melodica e rap, garantirà al pezzo tanti passaggi radiofonici.

Il vulcano Berté, icona pop per eccellenza, è la fata blu della serata; offre una carrellata di canzoni graditissime per i nostalgici sanremesi e per i teenager che hanno imparato ad amare Loredana grazie alla sua versatilità.

Da vera icona si fa portavoce della battaglia contro la violenza sulle donne, recando con sé delle scarpette rosse in bella mostra.

È poi la volta di Max Gazzé. Come Leonardo Da Vinci lascia diventare il suo lavoro una scoperta. Ha una corista di eccellenza per il suo ‘Si può fare’, Marylin Monroe, ed offre col suo testo una pozione vincente contro stress e modernità complessa, spesso imperfetta. Lo fa in modalità “supersonica”, non tradendo il suo concetto di vera interpretazione dell’oggi letto in musica.

Noemi sfoggia la nuova forma fisica con il testo ‘Glicine’. La sesta partecipazione della cantante al Festival è in linea col suo stile ‘pop contemporaneo’. Trema per il suo glicine anche la voce dell’artista che questa sera ha scaldato il motore per restituirci sicuramente altro nelle prossime serate.

Primo quadro scenico per Achille Lauro sull’importanza dell’abbraccio. Una lettera del mondo rivolta all’umanitá accende il focus su temi quali immoralità e mancanza di dignità. Il cuore sacro con lacrime di sangue che scendono dal pianto fa a pugni volutamente con la voluttuosa immagine rock. La scena dell’artista si spoglia letteralmente sulla frase ‘Dio benedica chi é’!

Debutta al Festival ‘Madame’, coi suoi piedi scalzi per dar risalto al brano ‘Voce’. La giovane promessa della generazione Z, apporta un gusto nuovo alla gara. Il brano modernissimo ma in linea con la proposta sanremese avrà sicuramente ulteriori proseliti tra i coetanei dell’artista.

Dall’abbraccio di Lauro, si passa al discorso sul bacio, divulgato all’Arsiton dalla De Angelis. Sono le due grandi manifestazioni assenti della nostra quotidianità in era Covid; sono i frammenti della nostra condivisione che rubano per un attimo spazio alla musica, al fine di sottolineare la parola “mancanza” che accompagna non solo il Festival ma il nostro tempo.

Il metal di Maneskin è il primo approccio al genere della serata. Il suono potente ed enfatizzato intorno alla mezzanotte, risveglia gioco forza chi è davanti alla tv a guardare la gara.

Un accenno alla scomparsa del dj Claudio Coccoluto, che meritava qualche omaggio in più considerata la vetrina sanremese, lascia subito il passo alla telefonata con Claudio Santamaria, Gianni Morandi, Mara Venier, Antonio Cabrini, Jovanotti. Godiamo di una finestra aperta sul pubblico dei “famosi” seduti a casa sul divano davanti alla piccolo schermo. Fiorello con questo stratagemma salva ancora una volta una serata che altrimenti sarebbe priva di entusiasmo a causa della mancanza degli applausi in diretta tv.

I Coma_Cose, coppia nella vita e nell’arte, entrano in gara. Sono un tocco di freschezza nella lunga serata delle prime esibizioni dei big. L’attualissima versione di Albano e Romina interpreta il cambiamento dei tempi.

Annalisa con la sua gran classe sceglie di fare una personale dichiarazione alla musica proponendo la dolcezza del testo ‘Dieci’.
Francesco Renga con ‘Quando trovo te’ ritorna al Festival. La sua è una delle poche presenze veterane della gara canora italiana. Non abbandona il suo modo di comunicare in musica seguendo il suo stile espressivo. Il testo non lascia impazzire subito; probabilmente ad un ulteriore ascolto necessario, darà un impatto migliore.

La trap generation trova spazio con Fasma, esordiente lo scorso anno tra le nuove proposte. La canzone ‘Parlami’ chiude perfettamente il cerchio di questo primo viaggio tra i big, necessario per far circolare la musica nel silenzio della serata d’esordio.

LA CLASSIFICA DELLA PRIMA SERATA 

1 Annalisa

2 Noemi

3 Fasma

4 Francesca Michelin e Fedez

5 Francesco Renga

6 Arisa 

7 I Maneskin

8 Max Gazzé

9 Colapesce Dimartino

10 Cosma_Cose

11 Madame

12 Ghemon 

13 Aiello

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.