22 Novembre 2024
Musica

Seconda serata Sanremo 2021, anche con i palloncini il festival non ‘balla’

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Sanremo, 3 mar. – Gli ascolti non da record della prima serata sanremese accompagnano l’introduzione del secondo appuntamento con Amadeus e Fiorello, in cui si cercherà di far meglio a livello di share. La platea troppo vuota che ha lasciato sgomenti tutti, nella seconda serata della kermesse viene riempita da palloncini colorati. È subito scandalo, allorché si intravede tra essi un palloncino dalla forma fallica. Fiore ironizza mentre irrompe tra le poltrone con ali piumate; poi sdrammatizza sulle critiche montate dai quotidiani per aver citato in punto di esordio Barbara D’Urso e Zingaretti. É Mario Draghi ad essere menzionato nella gag d’ingresso questa volta, con l’intento di creare par condicio tra l’opinione pubblica.

Lo spettacolo ha inizio nuovamente con il gruppo dei quattro giovani pronti ad entrare in gara. Il successo social di questa edizione del festival sembra essere stato decretato dai teenagers…certamente non da un pubblico adulto, considerati gli artisti scelti per la competizione canora.

L’impatto melodico della settantunesima edizione é sicuramente cresciuto rispetto allo scorso anno. Mentre la pandemia sottrae abitudini, il Festival rispolvera la sua più naturale linea programmatica.

Lo spettacolo canoro garantisce questa volta un viaggio tra superospiti italiani di acclarata storia musicale, nella speranza di fidelizzare una più ampia fetta di pubblico.

SECONDA SERATA, I GIOVANI IN GARA

La prima nuova proposta ad apparire sul palco è Wrongonyou con ‘Lezioni di volo’. Orecchiabile il suo testo ad effetto cantilena, che si lascia ricordare.

Greta Zuccoli é la seconda artista ad esibirsi con la canzone ‘Ogni cosa di te’. L’abito in lamé della Zuccoli tanto acerba in volto, mette in risalto una voce carezzevole e più ricercata. La sua presenza scenica risulta però, qualcosa di già visto, così come il suo timbro sembra già sentito. Brava, ma non originale!

Terzo concorrente é Davide Shorty con ‘Regina’. L’intro jazz del pezzo esalta la presenza dei fiati dell’orchestra. L’atmosfera assume nuovo respiro e la voce dell’artista si apre come aria sulla melodia lasciando poi spazio ad un rap misurato. Ottima scelta!

Chiudono la carrellata delle nuove proposte, i Dellai. Presentano il brano ‘Io sono Luca’. L’effetto meme dell’esibizione è fresco. La canzone giovanile fará mai presa sul pubblico adolescenziale sanremese?

A guadagnarsi la semifinale di venerdì sera, alla luce di queste considerazioni, sono Davide Shorty e Wrongonyou. 

Il carosello canoro di Fiorello ed Amadeus fa da cesura tra la prima e la seconda più attesa gara della serata. Sarà questo l’intermezzo tra le due competizioni in lizza per Sanremo: il varietà!

BIG IN COMPETIZIONE  E SUPER OSPITI 

Amorino e Patato, questi i nomignoli di Fiorello ed Amadeus nel loro quotidiano familiare, introducono un pezzo di storia del Festival alla sua dodicesima partecipazione sanremese: Orietta Berti.

L’artista torna in gara dopo 29 anni col testo ‘Quando ti sei innamorato’. Tradizionale, calda nella voce e padrona del palco, Orietta riporta davanti al piccolo schermo la generazione di tante madri e padri. La sua voce inconfondibile non conosce battuta d’arresto. Che piaccia o meno, la Berti è un usignolo da applaudire.

La reginetta della seconda serata é Elodie. La cantante si presenta in qualità di conduttrice abbigliata in stile Jessica Rabbit. Il suo red long dress cattura la camera. Disinvolta e spigliata Elodie subito presenta Bugo, artista discusso dello scorso anno.

Orfano di Morgan, Bugo propone la canzone ‘E invece si’. Una sorpresa la sua traccia musicale; per quanto l’estensione vocalica di Bugo non sia importante, la canzone conquista un suo dignitoso spazio sul palcoscenico sanremese.

Atteso l’ingresso di Laura Pausini, reduce da un Golden Globe appena ottenuto. Fiorello loda l’internazionalità dell’interprete italiana, scomodando i Queen e canta Bohemian Rapsody con le parole de La Solitudine. Un po’ dissacrante il confronto, perché con tutto il rispetto per la Pausini, i Queen sono sacrosanti e non possono essere equiparati al pop della simpatica romagnola.

Successivamente Laura dedica il premio appena ricevuto all’Italia e lo fa con commozione. La giovane esordiente a Sanremo nel 1993, canta la canzone Golden ‘Io sì’. Se oggi Pippo Baudo che la tenne allora a battesimo fosse stato sul palco, di sicuro avrebbe tuonato col petto gonfio: “L’ho scoperta io!”

Indubbiamente l’artista resta uno dei pochi vessilli musicali che divulgano la genuina italianità all’estero ed è seguitissima dalla generazione Novanta che la supporta ogni volta con forza e presenza.

Il suo ritorno come ospite sanremese questa volta ha un sapore diverso. L’Italia ha bisogno di gioire per qualcosa e la vittoria di Laura ha portato un po’ di dolcezza in un momento amaro.

Dopo una parentesi in tre “discotecara”, riprende la gara con l’esordiente Gaia. ‘Cuore amaro’ è il brano presentato con un marcato sound latino. È questa scelta a rendere identificabile la proposta della giovane vincitrice di un Talent, ‘Amici’, che le ha dato popolarità.

Torna in gara anche Lo stato sociale e lo fa con ‘Combact Pop’. Il solo titolo della canzone palesa cosa ci si dovrebbe aspettare dall’esibizione del collettivo d’artista. Il Seventy style un po’ disco, un po’ rocchettaro, con tanto geghegé alla Rita Pavone, è una chicca musicale. La firma su questa esibizione è messa con l’immagine di Yoko Ono che evoca il messaggio evergreen del ‘No War’.

L’omaggio ad Ennio Morricone, pilastro italiano, è emozionante…da pelle d’oca. Il poeta delle colonne sonore viene ricordato con tutti i crismi, senza chiassoso clamore, ma con classe e rispetto. Qui la mente del telespettatore viaggia tra cinema e musica e ripercorre anni indimenticabili e gloriosi. Il momento-tributo nostalgico è vincente, mentre la scenografia si colora d’oro cangiante.

Il ritmo dello spettacolo cala nonostante la partecipazione del trio ‘Il volo’ e la bellezza delle note che invadono l’Ariston.

Indiscutibilmente questo Festival è monco per tanti aspetti. Si conferma anche durante la seconda serata, il tono generale più sussurato e meno di impatto.

Arriva il momento di esibirsi per ‘La rappresentante di lista’. In fucsia cangiante la giovane artista presenta la canzone ‘Amare’, tutta da ballare nella sua proposta pop chic.

Ci pensa Vasco a tirare su di corda il Festival. Fiorello canta una sua canzone nella serata che celebra le più belle voci italiane.

Subito dopo é il momento della biondissima Malika Ayane con la canzone ‘Ti piaci così’. L’artista, molto somigliante nel look ad una Lady Gaga in versione acqua e sapone, fa centro con la sua nuova intuizione musicale.

Sgomberato il palco dopo la sua esibizione, Amadeus introduce un campione sportivo, Alex Schwazer. L’oro olimpico risultato positivo al doping per ben due volte, dopo essere finito in tribunale ha subito una doppia squalifica a causa di un tranello teso alla sua professione. Risultato innocente per la giustizia ordinaria, ma non sportiva, Alex chiede ora di poter essere giudicato dal collegio sportivo per ritornare presto in gara.

La sua partecipazione passa in sordina quando Elodie piomba sul palco con il suo medley ballato e cantato in versione ‘Vogue’.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nuovo avvicendamento sul palcoscenico; Gigliola Cinquetti ricanta la sua ‘Non ho l’età’ e sembra davvero che il tempo non sia passato per una donna come lei, degna rappresentante della musica leggera nostrana. Fausto Leali, the Italian black voice, abbraccia il palco con la sua potenza vocale e ci fa canticchiare in mente ‘Mi manchi’, pensando a quelle canzoni che restano nella storia della musica italiana per sempre. La signora Marcella Bella completa il trio delle meraviglie che offre un’ulteriore carrellata di brani che hanno trionfato nel tempo a Sanremo.

Si ritorna alla gara con Ermal Meta che canta con una presenza autorale ed autorevole. La sua risulta una delle più valide interpretazioni della serata.

’Bianca, luce, nera’ é la proposta decisamente folck degli Extraliscio. Gli artisti strizzano l’occhio alla bossa nova catapultandosi con tocchi di chitarra elettrica nel forte accento rock.

Lo ‘slang’ rap si arrampica alla melodia per volere di Gigi D’Alessio. In una nuova operazione musicale l’artista partenopeo porta sullo scenario sanremese i fermenti dei ragazzi di periferia con il progetto ‘Guagliune’.

Achille Lauro con Claudio Santamaria e la moglie Francesca Barra sulla scena, scioglie la sua lunga treccia rossa come una Rapunzel versione 3.0 che va oltre il presente e fa ballare il twist.

Ulteriore debutto sanremese quello di Random con ‘Torno a te’. Classica la sua interpretazione, seguita dal collega Fulminacci che imbraccia la chitarra per intonare ‘Santa Marinella’. La sua è l’immagine del cantautore formatosi con Rino Gaetano e Lucio Battisti, che a tratti tornano nell’immaginario, mentre il giovane canta.

Ironico fotoreporter musicale è invece Willy Peyote quando propone la sua ‘Mai dire mai’ con un ritmo ‘trend’.

Elodie rientra sulla scena e con la sua splendida intonazione offre una personale e ineccepibile rilettura di ‘Vattene Amore’, in duetto con Rosario Fiorello. In questa stessa giornata, il 3 marzo, la canzone di Mietta e Minghi trionfó.

Gli ultimi due cantanti in gara sono presentati col supporto della campionessa Cristiana Girelli, marcatrice nel calcio femminile ed ora valletta di eccezione.

Si esibiscono Joe Evan con ‘Arnica’ e Irama, rimasto in gara grazie alla registrazione della prova generale in cui ha cantato ‘La genesi del tuo colore’. L’incidente Covid ha presentato una brutta sorpresa all’artista che recupera grazie alla magnanimità del regolamento sanremese. Così ci è dato ascoltare una canzone piena di colore, messa in scaletta a conclusione kermesse, prima che Elodie racconti la sua storia di ragazza di borgata con una semplice terza media tra le mani e la voglia di mettere a fuoco il suo sogno.

”A 20 anni avevo deciso di non cantare mai più, poi ho conosciuto un musicista jazz e la mia rotta è cambiata”.  Con il jazz, quel genere che Elodie riteneva troppo sofisticato per sé, si  chiude la sua esperienza sul palco della riviera ligure. L’ultima frase prima di dare sfogo alla musica é: “Essere all’altezza non è un problema, è solo un punto di vista momentaneo”. Si canta Mina e i pregiudizi si azzererano.

 

LA CLASSIFICA DELLA SECONDA SERATA  

1 Ermal Meta

2 Irama

3 Malike Ayane

4 Lo stato sociale

5 Willy Peyote

6 Gaia

7 Fulminacci

8 La rappresentante di lista

9 Extraliscio

10 Joe Evan

11 Orietta Berti

12 Random

13 Bugo

LA CLASSIFICA GENERALE

In testa sul podio Ermal Meta, Annalisa ed Irama.

 

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.