MagazineMusica

Sanremo 2023, premio alla carriera a Peppino Di Capri tra duetti, big e brani cult per una quarta serata indimenticabile

Condividi

L’attesa serata dei duetti per cui la giuria dona esclusivamente il giudizio della top five, vede Ariete e Sangiovanni inaugurare il quarto appuntamento sanremese con una rivisitazione dinamica di ‘Centro di gravità permanente’ di Battiato, artista di cui Ariete è fan accanita. La partenza del Festival è promettente e si fa più interessante con il giovane Will che arriva all’Ariston insieme a Michele Zarrillo. Le note di ‘Una rosa blu’, brano tutto sanremese, sono un regalo per gli appassionati della musica della kermesse ligure. Ascoltare un giovane come Willy cantare Zarrillo dá soddisfazione. I grandi artisti influenzano, ispirano ed insegnano e questo duetto con conseguente abbraccio finale, ne è la prova. Elodie e Big Mama scelgono invece di portare al Festival un brano decisamente pop, “American woman”, di Lenny Kravitz.


Amadeus e Morandi intervallano la carrellata delle esibiIoni tributando i loro onori a Peppino Di Capri, presente sul palco della cittá dei fiori per ben 15 volte. Il premio alla carriera conferitogli dalla città di Sanremo vale tutto per una canzone come ‘Champagne’, pietra miliare per le generazioni del ballo della mattonella, innamorate degli anni della musica romantica per antonomasia. La scelta di far intervenire come super ospiti i nostri veri ‘big’ in ogni serata, é vincente in termini di share e di ricostruzione storica della canzone nostrana.


La prima serata continua a regalare grandi esibizioni come quella di Ultimo con Eros Ramazzotti, candidata ad essere annoverata tra le migliori della serata. Lorella Cuccarini danza sulle note di Vola con Olly, mentre Lazza sceglie al suo fianco Emma ed una canzone che piace: ‘La fine’ di Nesly.
Questa sincronia di voci ed arrangiamento del Maestro Campagnoli é tripudio armonico che lascia tutti senza parole, proprio come recita la canzone stessa. Tananai regala un altro momento musicale godibile. Sceglie di cantare un brano di Cristicchi ed Antonacci, coinvolgendo il secondo cantautore nella performance a lui stesso dedicata che dá il via all’intonazione di un medley piacevolissimo. Si assiste ancora una volta all’incrocio di due generazioni musicali che si passano il testimone con grande rispetto è reciproca ammirazione, in nome di una fede comune: nostra signora musica.


Altro momento cult quello di Arisa e Grignani, esplosivi in una ‘Destinazione Paradiso’ cantata a squarciagola con tutto l’entusiasmo di regalare al pubblico di Rai1 e dell’Ariston, diversione e intrattenimento puro. Il direttore artistico, Amadeus, non perde un colpo neppure quest’anno…anzi, fa sempre meglio, coinvolgendo nella kermesse, donne come Chiara Francini, ironiche, evolute, pensanti! L’attrice porta una ventata di leggerezza al palco della musica italiana. Sa cantare, recitare, danzare. È semplicemente artista con un sorriso spalancato e piace nella veste di co-conduttrice, soprattutto quando parla di maternità negata con commozione:

«E io, io che continuavo a fare le mie cose sempre meglio, sempre guadagnandoci di più, con sempre più persone che mi guardavano e mi amavano. E poi. E poi a un certo punto io mi sono accorta che il tempo passava e che se non mi sbrigavo io, forse, un figlio non lo avrei mai avuto. E se anche mi sbrigavo, poi, non era mica detto. Perché anche quando ti decidi che è il momento giusto poi, magari, il corpo ti fa il dito medio e tu, allora, rimani col dubbio di aver sbagliato, di aver aspettato troppo, di essere una fallita», continua l’attrice. Così arriva «il senso di colpa» che «rimbomba dentro, come un eco». Poi c’è la paura che la maternità possa cambiarla: «E io già lo so, bambino, tu mi porterai via tutta la creatività, la luce». «Ti aspetto e ti desidero così tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo…? Ma che madre sono? Non sono una madre, intanto…».

«Forse – continua – sei proprio tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. Perché avevo troppo da fare. Ma io volevo solo essere brava, io volevo solo essere preparata, io volevo che tu fossi fiero di me. Anche se ancora non ci sei. Forse, perché ci sei sempre stato».

Il ricordo delle Foibe è stato in verità, la prima testimonianza forte della quarta serata. Il valore della memoria e della verità, accompagna l’edizione 2023 in modo pregnante. La canzone si fa messaggio e Sanremo in tal senso vince a mani basse, per significativo show. Vedere al Festival Giorgia ed Elisa è sorpresa nella sorpresa. Le due regine della musica leggera unite assumono una potenza stratosferica. Il venerdì di Sanremo è un fiorire di medley e sonoritá multiple declinate in ogni genere. Eduardo Bennato e Leo Gassman ci regalano ad esempio, la rivisitazione di un’atmosfera country allettante. Ascoltare Let it be da parte di Mengoni, cantato a cappella, é atto di consapevolezza della grandezza di questo artista dalle immense potenzialitá espressive, tali da fargli raccogliere consensi trans generazionali. Le Vibrazioni con i Modá, gli Articolo 31 con Fedez, Colapesce e Di Martino con Carla Bruni, Coma Cose con i Baustelle, i Cugini di Campagna con Vallesi, Alex Britti ed Lda, Mara Sattei con Noemi, seminano energia.

CLASSIFICA DEI DUETTI


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.