30 Gennaio 2025
News Regionali

Sanremo 2025, “misoginia e volgarità”, consigliera Parità Rimini scrive al Cda Rai

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(Adnkronos) –
"La misoginia violenta e il linguaggio volgare, nella kermesse italiana nazional-popolare per eccellenza" qual è il Festival di Sanremo "non ci consentono più di soprassedere, in quanto si prende atto che l’odio per noi donne viene considerato ancora una volta un problema minore. Non ci si può voltare dall’altra parte e tacere, dobbiamo piuttosto alzare la voce anche in nome di tutte quelle donne vittime dell’odio di uomini che dicevano di amarle, in nome di tutte le panchine rosse a loro dedicate, in nome di tutti i riti e i miti che ricorrono in date speciali. Non è consentito in nome di una mistificazione dell’arte; non è arte l’inno all’odio, avallato con violenza, insulti e disprezzo". Così in un passaggio della lettera inviata oggi al Cda della Rai dalla Consigliera di parità della Provincia di Rimini, Adriana Ventura che attacca in particolare la scelta di portare sul palco il brano 'Bella stronza' di Marco Masini cantato insieme a Fedez nella serata cover.  La consigliera ricordando in una nota "le recenti polemiche circa la partecipazione di Toni Effe" al concerto di Capodanno a Roma, sottolinea come "al Festival di Sanremo andrà in scena la violenza di genere anche nella serata delle cover, con la canzone di Marco Masini 'Bella stronza', cantata in coppia con Fedez che è intenzionato, sembra, a dedicarla alla ex moglie: cattivo gusto e utilizzo improprio della televisione di Stato per veicolare insulti alle mogli separate", ammonisce Ventura.  Raggiunta dall'Adnkronos, la consigliera aggiunge: "Ascoltando le parole di questa canzone non possiamo far finta di nulla, ci sono frasi esplicite del tutto fuori luogo, se pensiamo a tutto quello che viviamo oggi, mentre lottiamo per contrastare la violenza sulle donne e il femminicidio. E se posso dirla tutta – riflette – mi chiedo perché le associazioni anti-violenza di genere non intervengono. Se avessi 20 anni di meno andrei davanti all'Ariston a manifestare, ad esprimere il dissenso, non contro Masini, non contro l'arte, che poi si definisce arte anche questa, ma contro il linguaggio scurrile e violento", aggiunge. Adriana Ventura si dice inoltre sorpresa dal fatto che, dopo la sua inziativa di protesta, è sotto attacco sui social: "mi accusano di voler avere visibilità – riferisce – mi chiedono cosa c'entro io con Sanremo ecc. Tutto questo è assurdo, perché indipendentemente da dove siamo fisicamente o da che ruolo ricopriamo, la lotta contro la violenza si combatte ogni giorno, anche indignandosi e non restando in silenzio a guardare…o ad ascoltare".  Da qui, nella missiva al Cda Rai, la consigliera invita con urgenza "a prendere atto di tanta incoerenza e del cortocircuito culturale, i cui effetti diseducativi si riverberano anche sui giovani che seguiranno la manifestazione canora. Per contro, se dovesse essere confermata la linea programmata, l’invito a ogni uomo e a ogni donna è quello di spegnere la televisione durante la canzone di Masini".
 —[email protected] (Web Info)


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