22 Dicembre 2024
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Sanremo, seconda serata: ‘Io sto con Paolo’ rilancia il Festival insieme a Fiorello

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Sanremo, 5 feb. – È Fiorello il vero re della serata. Qualcuno lo definisce il “Salvatore” del Festival. Nella seconda diretta Rosario indossa abiti femminili. Emula Maria De Filippi e lo fa con genialità . La conduttrice gli telefona in diretta e sta al gioco della battuta.

Si esibiscono i giovani. Fasma e Marco Sentieri vanno avanti rispetto a Lula e Gabriella Martinelli.

Inizia la gara dei big con un Piero Pelù emozionato per il primo Festival della sua carriera. La sua canzone è dinamica, degna di lui ed apre la kermesse con la forza giusta.

L’arrivo di Elettra Lamborghini propone un nuovo tormentone ‘Musica e il resto scompare”. Tutti danzano su queste note intonate da una Elettra visibilmente tesa.

Arriva sul palco l’icona anni ‘80 Sabrina Salerno. Leggera e scanzonata Sabrina conferisce colore rispetto all’impeccabilitá di Emma D’Aquino e Laura Chimenti.

Pinguini volanti prima,  Levante poi, propongono brani orecchiabilissimi, da comprendere al primo ascolto.

Davanti a milioni di spettatori Tiziano Ferro invita Massimo Ranieri al San Paolo per il suo concerto. Lo storico cantante accetta.

Il duetto su ‘Perdere l’amore’ è da brividi. Ranieri ha donato nel 1988 alla musica italiana una indimenticabile pagina di melodia. La standing ovation è dovuta tutta. Massimo è l’istrione della musica.

Sesto cantante in gara, Tosca. Sensuale nella sua classe la cantante ricorda nel look e nelle corde vocali un po’ l’esibizione di Mia Martini, interpretata con sussurri che ritornano ad essere pieni nel respiro poetico della musica.

La canzone è anch’essa una fotografia di tempo e ricordi, che invitano ad accoccolarsi sui pensieri. Il testo intenso è da appassionati di melomania.

Non da meno il brano ‘Io sto con Paolo’. Paolo si è ammalato di SLA ed Amadeus dá una speranza al giovane che vive in un corpo che è diventato quattro anni fa una prigione. “Faccio rumore in silenzio perché ho carattere. Per volare mi bastano gli occhi”.

La canzone è forte e doveva essere intonata sul palco dell’Ariston per dare coraggio a oltre 6.000 italiani che si arrendono davanti alla malattia.

Una crisi respiratoria lo ha fatto riflettere sulla fortuna di vivere. Paolo dà una lezione di vita al pubblico, zittendo tutto l’Ariston e il pubblico a casa.

L’allegria invade l’Ariston con la Réunion dei Ricchi e Poveri. Le loro voci si amalgamano talmente bene nel brano ‘Era l’ultimo’, che diventa polifonico. La musica rimargina tutto, anche le più lunghe separazioni. Sanremo ha anche questo potere!

Fiorello ed Amadeus entusiasti invitano il pubblico a cantare. Sono tutti in piedi per quello che è un momento puramente ‘cult’.

Non é da meno l’apostolo del soul. Zucchero Fornaciari trasforma il teatro della canzone italiana in casa dello spettacolo vera e propria. Accende lo spirito degli spettatori.

Un altro colosso della musica italiana omaggia il Festival.

La Chimenti scatena le emozioni del senso materno e di familiarità. È accorata quando parla dei sacrifici delle donne che pur lavorando cercano di non rinunciare alla famiglia. Parla con l’anima alle figlie per accorciare le distanze tra genitori e figli ed è eccezionale.

Emma D’Aquino perora  invece la causa dei giornalisti morti per compiere il proprio dovere in paesi di guerra e pace. È una importante causa portata avanti per la categoria che all’Ariston con le due rappresentanti fa bella figura.

Entra sul palco anche Gigi D’Alessio. Festeggia i 20 anni di carriera conferendo una ventata di napoletanità a teatro.

Zarrillo, Giordana Angi, Gabbani riscattano la melismatica del Festival. Gabbani vola in cima alla classifica generale.

Junior Kelly fa una esibizione che lascia ricredere.

Al primo posto della classifica generale c’ Francesco Gabbani, poi a seguire: Le Vibrazioni, Piero Pelù, Pinguini Tattici Nucleari, Elodie, Diodato, Irene Grandi, Tosca, Michele Zarrillo, Levante, Marco Masini, Alberto Urso, Giordana Angi, Raphael Gualazzi, Anastasio, Paolo Jannacci, Achille Lauro, Enrico Nigiotti, Rita Pavone, Riki, Elettra Lamborghini, Rancore, Bugo e Morgan, Junior Cally.

Il Festival è salvo con le oltre 4 ore di programmazione!


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.