Sant’Anastasia, Casa per anziani: negativi ai tamponi gli operatori
Sant’Anastasia, 14 aprile 2020 – Risultati negativi ai tamponi al Covid-19 almeno 4 dei sei operatori in servizio presso la casa di cura per anziani dei domenicani, a Madonna dell’Arco dove da circa metà marzo, sono stati 11 i decessi tra gli ospiti della residenza per anziani e che nella prima fase dell’emergenza emersa lo scorso marzo contava ben 50 contagiati. Presso la casa sanitaria, la situazione è ormai tranquilla e sotto controllo dal punto di vista medico e sanitario – precisa il priore del santuario di Madonna dell’Arco, padre Alessio Romano. Gli operatori sono stati sottoposti a nuovi tamponi dal personale Asl, e ben 4 di questi, in quarantena presso la casa di riposo sono risultati negativi sia al primo che al secondo tampone, e sono tornati a casa. Per i restanti due operatori, il primo tampone è risultato ancora positivo ed il secondo negativo, e restano ancora in isolamento. “Per i due lavoratori in servizio presso la casa per anziani risultati ancora positivi al test coronavirus, i test saranno ripetuti tra qualche giorno, e se l’esito dovesse essere negativo, potranno anche loro uscire dalla quarantena. Sono attesi anche i tamponi agli ospiti della casa di cura. Sui ‘nonni’ –cosi preferisce definire padre Alessio gli ospiti della residenza curata dai domenicani- i tamponi saranno effettuati tra giovedì o venerdì, queste erano le disposizioni che ci sono state comunicate. Sono felice di dire che nonostante la drammaticità del caso, tutto sia abbastanza sotto controllo” spiega il priore. Entusiasmo e voglia di rimettersi al servizio dei loro amati nonni, anche per gli operatori usciti dalle grinfie del virus, ed a comprovarlo la volontà di ritornare in servizio subito dopo il responso del tampone “Appresi i risultati dei test, gli operatori vogliono riprendere il lavoro, ma stiamo attendendo il punto di vista del medico del lavoro per dare loro la possibilità di rientrare a lavorare. E questo è importante sotto più punti di vista, tra questi e non ultimo – dice padre Alessio – il fatto che questi operatori hanno confidenza e un rapporto forte con i nostri nonni, rispetto ai lavoratori che da poco sono entrati a lavoro in corso ad un’emergenza, che li ha portati a fronteggiare anche cose nuove, mentre gli operatori più consolidati hanno un contatto più forte e soprattutto umano con loro”. Padre Alessio Romano, che per molti e più di sempre, è diventato il rappresentante dell’intera comunità in un momento forte e sentito, quale il Lunedi dell’Angelo, rivolge un messaggio alla cittadina anastasiana: “abbiamo il bisogno e l’obbligo di tenere ancora alta la guardia, stare attenti e restare a casa, stringere i denti fin quando sarà necessario, e poi dovremo essere forti e capaci di mettere in atto quelle che saranno le richieste che ci saranno fatte dopo il 3 maggio per poter riprendere piano piano quella che dovrebbe essere la normalità per la nostra vita”.
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