Sara J Jones svela un nuovo lato di sé in “563”, una commovente lettera a cuore aperto sui fantasmi del passato che ottenebrano l’amore
Quanti kilometri siamo disposti e percorrere per amore e quanto, della persona amata, siamo davvero pronti a scoprire ed accettare per il sentimento che proviamo per lei? Quesiti che molto spesso diamo per scontati, ma che quando si trasformano in realtà, esigono una risposta immediata, un riscontro istantaneo che deve, necessariamente, partire dal cuore. Domande a cui l’intensa sensibilità autorale ed interpretativa di Sara J Jones ha dato forma, voce e replica in “563” (Orangle Records/ADA Music Italy), il suo nuovo singolo disponibile in radio ed in tutti i digital store.
Presentato in anteprima nazionale ad Area Sanremo 2023 e anticipato da un’emozionante e coinvolgente serie di reels Instagram che ha accarezzato e commosso la fanbase della brillante cantautrice lombarda durante tutto il periodo dele festività natalizie, “563” è una lettera a cuore aperto, un viaggio intimo e personale che l’artista regala al suo pubblico e ne riconferma veridicità compositiva ed un’ineccepibile capacità di trasporre sul bianco e nero del suo pianoforte, tra pagine di versi ed anima, esperienze che, nella loro consuetudine, racchiudono l’eccezionale insito in ciascuno di noi, quello straordinario coraggio innato con il quale decidiamo di accettarle, viverle e trarne insegnamenti.
Le sonorità delicate e profondamente toccanti che avvolgono il pezzo di pathos e malinconia – curate dall’immancabile tocco di Andrea Cattaldo del Phaser Studio -, sorreggono con rispettosa eleganza la voce inconfondibile di Sara, che si spoglia per un istante di quella corazza da guerriera divenuta una seconda pelle, per far parlare il lembo più intimo e fragile del suo drappo più prezioso, quello che riveste le emozioni, le sole, da sempre, a dare senso ad ogni battito, ad ogni respiro.
«Riderci su è sempre stato il mio forte, tengo il dolore chiuso in una cassaforte»; parole che echeggiano tra gli affranti di ricordi resi indelebili dall’amore che li corrobora, espressioni che sgorgano da dentro e attraverso il canto si librano nel vento caldo dell’accoglimento, come il riflesso di un’anima che, seppur ferita, ha cessato di combattere se stessa, perché a volte, il miglior modo per vincere, è accettare le sconfitte, percependole come parte del percorso e non come un fallimento.
«In questo brano – dichiara la cantautrice –, molto intimo e personale, descrivo nitidamente il momento in cui ho scoperto un passato indicibile della persona che amavo, iniziando a metterla in discussione. Il titolo, “563”, rappresenta i chilometri tra Milano e Roma, la distanza che mi separava da quell’amore irreale, destinato a concludersi».
Un trascorso ineffabile – «scopro il passato e vado in blocco, resto senza baricentro, di questo terremoto, tu sei l’epicentro» – che bussa alla porta e nel suo incessante e silenzioso frastuono, ci priva di ogni cosa, facendoci sentire soli, inadeguati, spezzando, di fronte ad una realtà inaspettata, anche quell’ultimo filo di voce, lo stesso che, fino a ieri, ci teneva a galla nel nostro umano e splendido caotico equilibrio – «se sei lì davanti la mia voce manca, non so stare a galla dove non si tocca».
Ma da ogni inaspettata e a primo acchito insostenibile scoperta, da ogni velo sollevato sui decorsi di chi ci ha fatto sentire vivi, è possibile compiere una scelta, decidendo se avvizzire e consumarsi nella rabbia e nella sofferenza, rendendo il nostro cuore un fiore destinato ad appassire, oppure, al contrario, accattare ciò che è stato, lasciar andare e, soprattutto, perdonare se stessi, acquisendo una nuova consapevolezza, quella che ciascuno di noi è il frutto del proprio passato, ma non per questo ne deve rimanere ingabbiato, quella che, ognuno, può decidere dal momento presente come, chi e cosa diventare domani.
Scritto dalla stessa Sara J Jones con la consueta e proficua collaborazione di Marco Conte, “563” è accompagnato dal videoclip ufficiale, girato nel quartiere Barona di Milano, dalla raffinata e suggestiva cifra iconografica di Alessandra Miatello, disponibile su YouTube da martedì 17 Gennaio.
Autentica, incisiva e penetrante, Sara J Jones, dopo l’enorme successo ottenuto con le sue precedenti release, apre il 2023 svelando un nuovo lato di sé, più raccolto e malinconico, ma non per questo meno genuino rispetto al brio e all’energia coinvolgente a cui ci ha abituati e che torneranno ad entusiasmarci nel corso dei prossimi mesi.
Biografia.
Sara J Jones, pseudonimo di Sara Libranti, è un’artista milanese classe 1994. Cantante, autrice, content creator, influencer ed imprenditrice, muove i primi passi nel mondo della musica in tenera età, partecipando a numerosi concorsi canori. Esploratrice per nascita, studia Musical, Tecniche Teatrali e Danza, calcando grandi palchi come quello del Teatro Nazionale di Napoli, impreziosendo così l’eclettismo della sua Arte. Nel 2015 pubblica “The Queen of the Night”, la sua prima release che le consente di farsi conoscere ed apprezzare da pubblico e critica e di dar vita all’EP “Eterno” (2016). Dopo una pausa dalla scena che le ha consentito di maturare personalmente e professionalmente, Sara J Jones torna nei digital store nel 2022 con “Waterproof”, un brano, scritto a quattro mani con Marco Conte e prodotto dall’abilità creativa di Andrea Cattaldo (Phaser Studios), che evidenzia la poliedricità della sua anima autorale e interpretativa, raccontando, tra ironia, leggerezza e riflessioni, l’essenzialità di concedere spazio, tempo e cuore soltanto a chi si dimostra meritevole delle nostre attenzioni, imparando il sano amor proprio e dirigendo in prima persona il flusso delle nostre esistenze. Capelli rossi, sguardo vivace, energia esplosiva e sorriso inconfondibile, sono i tratti distintivi della sua personalità che, uniti ad una vocalità fortemente pop intrisa di sfumature soul, ad una penna sensibile e camaleontica e ad un’attitudine fresca e frizzante, delineano l’essenza del suo percorso artistico.
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