Sarà un autunno di Montagne russe per la politica italiana e di tasche vuote per gli italiani
L’Italia rischia grosso, molti cittadini sono impauriti dalle previsioni terribili per ottobre.
Gli assaggi già ci sono e ci dicono che Draghi non è stato poi davvero il migliore.
“Euro ai minimi dal 2002, i mercati prevedono recessione in Europa per la crisi energetica e la guerra in Ucraina, con la Bce incapace di alzare i tassi come vorrebbe per raffreddare l’inflazione. Direi di bene in meglio. Da Strasburgo è tutto.
L’’Europa ci mette in guardia: – risparmio energetico subito per evitare di chiudere le industrie in inverno -. Insomma, o cambiate atteggiamento oppure ci saranno nuovi Lockdown. Commissione europea non vi sembra che i cittadini stiano e abbiano già dovuto fare molti sacrifici finora?”
Angelo Ciocca, Lega
“La guerra in Ucraina è un tema che preoccupa gli italiani.
Le immagini, a cui ci siamo già abituati, purtroppo, sono la manifestazione di ciò per cui paghiamo le conseguenze.
Dalle bollette in poi.
Gli stessi Istituti di sondaggi hanno provato a misurare il sentire degli italiani, e tra le motivazioni che preoccupano di più vi sono l’accordo di pace, che sembra non arrivare, le ripercussioni economiche, la gestione dei profughi e l’invio degli armamenti a sostegno della resistenza Ucraina.
Un consenso dell’opinione pubblica che non va trascurato: solo il 17% (numero di picco raggiunto il 20 maggio) degli italiani è favorevole all’invio delle armi. E come dar loro torto? L’economia è a pezzi, le famiglie stanno male, la crisi si sente e si aspetta l’autunno per le botte più forti in bolletta. Inoltre, le armi inviate finiscono nel mercato nero. La narrazione della pace e del condizionatore acceso sono distrutte dai fatti, la mala gestione sul controllo delle armi inviate non salvano neppure l’etica.
La posizione che l’Italia deve assumere non può essere quella di finanziatore del mercato nero, ma quella di protagonista per il ruolo di moderatore.
La politica non trascuri le preoccupazioni dei cittadini, ma fornisca risposte e rispetti la democrazia.
Gli italiani la guerra non la vogliono.”
Cristian Romaniello, Europa Verde
La realtà è molto critica: supermercati quasi vuoti, benzina e gasolio alle stelle, prezzi dei beni primari aumentati.
“La guerra in Ucraina ha creato una situazione di rottura dell’ordine internazionale. Siamo di fronte a una possibile recessione, o peggio ancora a una stagflazione”.
Paolo Salzano, Presidente SIMEST
“Uno Stato che non aiuta a dovere gli anziani in difficoltà e chi è inabile al lavoro, ma elargisce il Rdc a chi potrebbe lavorare lasciandolo a casa, non è uno Stato giusto. Dobbiamo aiutare chi ha davvero bisogno e chi non può lavorare, per tutti gli altri serve creare lavoro.”
Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia
“Il rischio di una recessione globale rallenta i consumi e aumenta i costi sociali. Molte imprese sono in difficoltà finanziaria”.
Barbara Beltrame Giacomello, vice presidente di Confindustria
“Mario Draghi sarà l’ultimo presidente del Consiglio di questa legislatura, ma si può andare avanti anche senza i Cinque Stelle.”
Silvio Berlusconi, Forza Italia
Così Maria Giovanna Maglie, giornalista: “Deve finire l’idea che c’è un migliore, lui, e un circoletto di migliori che fanno la sintesi delle richieste petulanti dei partiti, la democrazia non funziona così.”
“Io scioglierei le Camere e farei votare a fine estate. Così, per farla finita con il M5S che è, senza alibi, il peggio del peggio.”
Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore
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