27 Febbraio 2025
Attualità

Sciopero magistrati, flash mob e sit-in. Anm: “Difendiamo principi Costituzione”

Condividi

(Adnkronos) –
Uno sciopero "a difesa della Costituzione". Così i magistrati italiani si sono mobilitati oggi per lo sciopero proclamato dall’Associazione nazionale dei magistrati (Anm) contro la riforma costituzionale della Giustizia, già approvata in prima lettura alla Camera dei deputati, che prevede la separazione delle carriere, le modifiche al Csm e l'istituzione dell'Alta corte disciplinare. Da Trieste a Palermo i magistrati si confronteranno con i cittadini in numerosi eventi e manifestazioni con lo scopo di spiegare le ragioni del no. A Roma è stato organizzato un flash mob in piazza Cavour sulla scalinata della Corte di Cassazione: i magistrati indossano la toga e la coccarda tricolore e hanno in mano una copia della Costituzione italiana. "Non è uno sciopero contro qualcuno ma a difesa di alcuni principi della Costituzione in cui fermamente crediamo e che crediamo siano la soluzione migliore per i cittadini, anche per i magistrati e addirittura anche per i politici”, afferma a Radio24 Cesare Parodi, presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati (Anm). “Non uno sciopero contro, ma a difesa di una serie di principi secondo noi fondamentali”, continua. Parodi precisa poi che "non difendiamo nessun privilegio e mi spiace che le persone lo pensino perché si è formata una narrativa su di noi che non corrisponde alla realtà". “Il nostro sciopero è la prima manifestazione importante di un movimento di pensiero con il quale cerchiamo di farci conoscere dai cittadini in modo diverso da quello con cui finora siamo stati rappresentati”, afferma. “Che ci possa essere in prospettiva un progressivo mutamento genetico del pubblico ministero e quindi che il pubblico ministero possa essere condizionabile e condizionato dall’Esecutivo e dai poteri forti è purtroppo un rischio che molti avvertiamo; un rischio concreto che probabilmente non si verificherebbe immediatamente dopo la riforma ma che secondo noi sarebbe avviato in maniera irreversibile”. Riguardo alla riforma, “non è una legge già approvata, c’è un dibattito attualmente in corso quindi non vedo perché i magistrati non possano partecipare con vari strumenti – lo sciopero è uno dei tanti- al dibattito”. “Crediamo di potere e forse dovere dare la nostra opinione – sottolinea – su un processo di modifica, legittimo da proporre, ma che mira a un risultato che secondo noi non è ottimale per i cittadini”. Parodi ricorda che “i timori sono tanti”. Ad esempio, spiega, sul meccanismo disciplinare e “soprattutto temiamo che avvenga una rivisitazione del ruolo del pubblico ministero che oggi è grande garanzia per tutti i cittadini, libero di valutare i fatti a 360 gradi”. Una garanzia alla quale “sarebbe molto grave rinunciare”, conclude.    —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]