Attualità

Scuola senza voti, in arrivo una nuova riforma?

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di Daniela Portella.

In questi ultimi mesi si è infiammato il dibattito sulla possibilità di abolire i voti a scuola o, magari, solo quelli più bassi. Emblematico il caso di un’intera sezione del liceo Morgagni di Roma che ha avviato una sperimentazione relativa alla valutazione dialogica.A dire la propria sui voti a scuola e, in generale, sui giudizi nella vita è stata la famosa cantante Anna Oxa, reduce dal suo ritorno al Festival di Sanremo, che ha concesso un’intervista alla giornalista Francesca Fagnani nel corso della puntata del programma Belve andata in onda lo scorso 21 febbraio.

Qui, tra le varie questioni emerse nel corso della raffica di domande e risposte tra la Oxa e la Fagnani, c’è stata anche quella della scuola senza voti. La cantante, discutendo della posizione in classifica della sua canzone, arrivata solo 25esima, ha detto: “Per me non esiste un voto. Ho mandato i miei figli in una scuola steineriana dove non esistono i voti. Poi dipende chi è che dà il voto. Per me il voto non ha mai contato niente”. A proposito della scuola senza voti ci sono entusiasti e detrattori: c’è chi pensa che i voti non siano importanti e che non si possa valutare il percorso di uno studente riducendolo a un solo numero. C’è anche chi crede che penalizzare troppo gli alunni con voti bassi possa avere delle conseguenze negative a livello psicologico.

Dall’altro lato c’è chi sostiene che i voti, anche quelli bassi, servano per formare il carattere di ogni giovane, che solo dagli errori può imparare davvero, e che eliminando i voti la scuola diventerebbe praticamente un passeggiata per gli studenti.Come vengono valutati gli alunni nelle scuole dove si applica questa filosofia? “I genitori ricevono periodicamente una relazione che riguarda il comportamento e i progressi del bambino in ogni ambito: non si fa quindi una semplice valutazione di merito o di rendimento, ma si cerca di inserire questi aspetti come sfondo di una considerazione più grave; generale dello sviluppo dell’allievo. La valutazione è uno strumento che serve a monitorare i progressi del singolo alunno rispetto a se stesso, e non deriva dal confronto con gli altri alunni della stessa classe. Nei primi anni di scuola, al bambino viene consegnata una breve storia o una poesia che rispecchi metaforicamente il suo carattere, i suoi talenti, le sue qualità e fornisca piccoli suggerimenti che in prospettiva lo aiutino a progredire. Non ci resta che aspettare una nuova riforma della scuola che si orienti per l’abolizione dei voti e l’adozione di una nuova valutazione per gli studenti!


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Daniela Portella

Avvocato civilista da circa 25 anni , cattolica , due figli, oltre al territorio partenopeo ha lavorato nel nord est in particolare Udine e Trieste ove ha riscosso molto successo tra gli imprenditori e salvando molti imprenditori che erano coinvolti con contratti usurari di banche senza scrupoli . Impegnata anche in politica ha ricoperto la carica di assessore all’ecologia , sport e verde pubblico nel comune di Cardito .Da sempre a fianco delle donne contro ogni forma di violenza sulle donne ha organizzato corsi di autodifesa dedicati alle donne ‘ giù le mani ‘ che hanno riscosso molto successo