Separazioni e divorzi, le nuove regole da marzo
di Daniela Portella.
La coppia che ha deciso di dividersi potrà chiedere sia la richiesta di separazione giudiziale sia il divorzio con un solo atto, risparmiando non solo tempo, ma anche soldi. Saranno migliaia le persone interessate dalla riforma. Il numero dei divorzi in Italia è decisamente alto: guardando solo al 2020 sono state ben 79.917 separazioni e 66.662 i divorzi, di cui circa un quarto di carattere giudiziale.
Ma proprio a causa della lentezza della burocrazia e della giustizia, dal 2014 le coppie ricorrono sempre più spesso agli accordi extragiudiziali. Sono stati introdotti negli Uffici di Stato Civile per il procedimento più breve.Il nuovo procedimento fa parte della riforma dell’ex ministra Marta Cartabia e prevede di dimezzare i tempi procedurali. Si potrà arrivare al divorzio contenzioso in circa 8 mesi, anziché in 1 anno e mezzo. Una gran bella differenza. Quali tempi saranno tagliati? Intanto il numero dei mesi che bisogna far passare dalla richiesta di separazione a quella del divorzio. Con la riforma, infatti, l’udienza di comparizione convocata entro novanta giorni dal ricorso, può concludersi con la definizione dell’intera causa. In casi di emergenza il giudice adotta provvedimenti necessari nell’interesse dei figli, che in generale dovranno essere sempre ascoltati.
Per aiutare il magistrato a decidere su affido, collocamento e diritto di visita, mamma e papà devono tracciare un quadro delle attività quotidiane che impegnano i minori
A quel punto il giudice propone un piano genitoriale realizzato sui documenti allegati e se i genitori lo accettano ma poi non lo rispettano, rischiano la sanzione. Così come rischia di pagare un risarcimento la parte che mente sulle proprie condizioni economiche per risparmiare sull’assegno, quando c’è la richiesta di un contributo economico o in presenza di figli minori. Pertanto, riepilogando il cronoprogramma: dal 1 marzo entreranno in vigore le disposizioni riguardanti le separazioni e i divorzi. Le ulteriori modifiche relative alla famiglia, invece, si suddivideranno fra giugno 2023 e dicembre 2024. Quindi, le disposizioni relative ai minori saranno esecutive soltanto nel 2025, mentre nel mese di giugno entreranno in vigore le disposizioni sulla mediazione assistita.
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