Settore dell’autodemolizione: sequestrata un’attività di rivendita al dettaglio di ricambi auto.
Controlli a tappeto di Polizia di Stato e Guardia di Finanza nel settore dell’autodemolizione: sequestrata un’attività di rivendita al dettaglio di ricambi auto.
La Polizia di Stato ed il Comando Provinciale Guardia di Finanza della B.A.T., coadiuvati dalla Polizia Stradale, dai “Baschi Verdi” e dal Reparto Operativo Aereonavale di Bari, hanno effettuato numerose verifiche presso autodemolitori, autoparchi e rivenditori di pezzi usati della provincia, con l’obiettivo di svolgere controlli sulla regolarità delle attività, sul rispetto delle misure di tutela ambientale e contrastare i reati contro il patrimonio, con particolare riferimento alla ricettazione. Nelle 3 aziende controllate, due ad Andria ed una a Barletta, sono emerse diverse importanti irregolarità sulle quali sono tutt’ora in corso i relativi accertamenti. Nello specifico, un’attività di rivendita al dettaglio di pezzi usati di autovetture è stata sottoposta a sequestro per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, ai sensi di quanto previsto dall’art. 256 del Testo unico Ambiente. All’interno della ditta veniva esercitata abusivamente la gestione di rifiuti oltre alla vendita e allo stoccaggio di pezzi d’auto in un’area in realtà destinata alla conduzione agricola. Sono stati apposti i sigilli all’attività economica abusiva ed il contestuale deferimento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani del Titolare dell’azienda. Le operazioni di polizia hanno interessato un autoparco, dove all’interno di due box sono stati individuati circa 9.000 pezzi di cosmetici e di cura della persona, sottoposti a sequestro poiché privi dei requisiti di sicurezza contemplati dalla normativa a tutela del consumatore (c.d. codice del consumo) e la contestuale segnalazione alla Camera di Commercio per l’irrogazione delle sanzioni amministrative previste dalla normativa vigente. Sono inoltre stati rinvenuti 799 profumi contenenti sostanze nocive poiché contenenti la sostanza chimica Butylphenyl Methylpropional, vietata dal Regolamento della Commissione Europea 1902/2021 del 29 ottobre 2021, in quanto annoverate tra quelle cancerogene, mutagene o tossiche, che hanno portato alla segnalazione dei responsabili all’Autorità Giudiziaria di Trani. Le attività investigative espletate hanno inoltre consentito di rinvenire e sequestrare circa 800 litri di gasolio ad aliquota agevolata e destinato ad uso agricolo, in quanto lo stesso era privo del libretto UMA (utenti motori agricoli), requisito imprescindibile per l’utilizzo del suddetto beneficio e che pertanto porterà alla quantificazione dell’accisa evasa. Il titolare è inoltre stato denunciato alla Procura della Repubblica di Trani poiché il gasolio era custodito in violazione della disciplina antincendio e quindi con modalità potenzialmente pericolose. Durante le operazioni di controllo, che hanno visto l’impiego di 50 unità tra poliziotti e finanzieri, e di un elicottero di ultima generazione della Sezione Aerea della GdiF di Bari, sono stati inoltre controllati 35 soggetti molti dei quali gravati da precedenti di polizia ed analizzate le posizioni lavorative del personale intento ad espletare la propria attività lavorativa all’interno dei siti controllati, le cui posizioni amministrative e contributive sono al vaglio degli organi ispettivi. Si rappresenta che i provvedimenti di sequestro sono stati tutti convalidati e che i due soggetti indagati non possono considerarsi colpevoli sino a quando la responsabilità non sia accertata con sentenza di condanna definitiva.
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