Si chiude Il mondiale che nessuno rimpiangerà e con esso si chiude un’epoca
di Luca Muratgia.
Si conclude la kermesse mondiale Qatar 2022 con il prevedibile e previsto trionfo dell’Argentina in una pirotecnica finale contro la Francia conclusasi solo ai calci di rigore. L’epilogo incorona Lionel Messi che conclude la sua carriera vincente iscrivendosi di diritto tra i giocatori più forti della storia del calcio. Questo mondiale lascia pero un sapone poco piacevole e non avrà il ricordo leggendario che solitamente accompagna questa competizione che ha messo realmente a dura prova la passione e l’entusiasmo dei tifosi, sentimenti questi, mortificati da una valanga di polemiche legate alla corruzione per l’assegnazione, le migliaia di morti (si parla addirittura di circa 6.500 deceduti) per la costruzione degli stadi e delle infrastrutture, gli stadi semivuoti e i tifosi finti, pagati per riempire i larghi spazi vuoti sugli spalti. Un mondiale dal sapore artificiale dove il potere economico ha preso spudoratamente il sopravvento su tutto. L’ultimo sfregio è stato rappresentato proprio del capitano dell’Argentina che, al momento della premiazione ha indossato un costume da emiro qariota, ultimo atto simbolico e politico decisamente sgradevole, di cattivo gusto ma che ben si incastra nel complesso, una cambiale incassata dopo dieci anni di polemiche stucchevoli circa l’opportunità di consegnare il calcio in mano ai soldi arabi. Dibattito, ad una attenta osservazione, anche ipocrita perché il mondo del calcio, già da tempo, ha perso la sua natura strettamente sportiva per diventare spettacolo asservito al business a tutti i livelli; il “Dio danaro” ha già preso il sopravvento da moltissimo tempo e il mondiale qariota rappresenta la conseguenza, non la causa.
Questo mondiale verrà ricordato per la prima compagine africana alle semifinali, il Marocco, dove sembrava che l’organizzazione di gioco delle squadre rappresentasse un fattore determinante ma che, alla distanza, si è arresa alle qualità dei singoli che hanno determinato poi i risultati finali e proprio la finale è risultata la sintesi perfetta delle capacità individuali. Questo mondiale, inoltre, verrà ricordato per i maxi recuperi, primo passaggio per il tanto auspicato tempo effettivo, uno dei cavalli di battaglia della FIFA che comporterà significativi cambiamenti per la verità non ancora identificabili.
Qatar 2022 segna la fine di un epoca, molti fuoriclasse, che hanno contrassegnato l’ultimo ventennio, hanno concluso qui il loro percorso con un simbolico passaggio di consegne a talenti emergenti. Oltre al già citato Messi, anche Cristiano Ronaldo, Keane, Lewandowky, Bale, Muller, Saquiri, Modric, Suarez, sono pervenuti, proprio in questa competizione, all’epilogo della loro carriera, consapevoli del fatto che le future competizioni, non li vedranno più protagonisti. Il passaggio di consegne nelle mani della futura stella del calcio mondiale, Mbappe che ha disputato un mondiale da protagonista assoluto, è stata formalizzato proprio in questo torneo. Nel frattempo la macchina industriale del calcio non si ferma, “the show must go on”, e tra meno di un mese torneranno protagonisti i campionati nazionali. Non si conoscono al riguardo, ancora le conseguenze di questa sosta ma comunque vada sarà un successo, economico ovviamente.
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