Si ricomincia da Dimaro. Iniziata ufficialmente l’era Garcia
di Luca Muratgia.
È iniziata, ufficialmente, con il ritiro presentato nell’ormai canonica località alpina di Dimaro, la stagione 2023/2024 del Napoli, che vedrà i partenopei impegnati nella difesa del tricolore conquistato nella scorsa stagione a seguito di una glorioso percorso, culminato con la storica conquista dello scudetto dopo un’indimenticabile cavalcata dal gusto decisamente trionfale.
Generalmente, a seguito di un trionfo di tale portata, si è portati a creare una sorta di continuità, nel mantenere inalterata sia la struttura tecnico organizzativa, sia il parco giocatori resisi protagonisti del successo secondo il più classico dei mantra “squadra che vince non si tocca”. Da questo punto di vista invece il Napoli rappresenta una sorta di anomalia perché rispetto alla stagione appena trascorsa, i cambiamenti sono risultati corposi e determinanti ed hanno riguardato un po’ tutta la struttura societaria. A livello dirigenziale si è assistito al chiacchieratissimo addio di Cristiano Giuntoli, già nell’aria da mesi; l’ormai ex DS è stato ingaggiato proprio dagli acerrimi rivali della Juventus ponendo fine ad un rapporto di collaborazione durato ben otto anni. Al suo posto è stato ingaggiato a sorpresa, l’ex DS dello Spezia Mauro Meluso, figura interlocutoria ma di grande esperienza. La guida tecnica della squadra, dopo l’addio voluto da Spalletti, è stata affidata a Rudy Garcia; il tecnico transalpino, avrà l’ingrato compito di gestire la scomoda eredità del tecnico di Certaldo, inevitabilmente entrato di diritto nel cuore di tutti i tifosi napoletani. Nella conferenza stampa di sabato, direttamente da Dimaro, Garcia, pur evidenziando le similitudini ed affinità tecnico tattiche, ha lasciato intendere che il nuovo Napoli avrà la sua impronta ma al momento attuale, con il ritiro in Trentino appena cominciato, con molti giocatori ancora assenti per gli impegni con le rispettive nazionali, con molti giovanissimi presenti la maggior parte dei quali presto dovrebbe essere smistato in prestito in squadre minori e soprattutto con un mercato che ancora non è cominciato, il Napoli targato Garcia risulta essere ancora nella sua forma embrionale.
Proprio per quanto riguarda il mercato, sussiste, al momento, una curiosa empasse; dopo l’ormai certa partenza del difensore Kim, destinazione Bayern Monaco che verserà nelle casse azzurre l’importo della clausola rescissoria pari a circa 48 milioni di euro, sta risultando particolarmente problematica la ricerca di un sostituto che sia quanto meno all’altezza del ragazzone coreano e che sia sostenibile per le casse non illimitate della società partenopea. Tengono inoltre banco, da qualche settimana, le spinose questioni contrattuali di Lozano e Zielisky, entrambi prossimi alla scadenza (i rispettivi contratti scadranno a giugno 2024) con il serio rischio di perderli a zero. Inoltre nessuno dei due giocatori sarebbe disposto ad un rinnovo contrattuale al ribasso così come proposto dal presidente De Laurentis.
Intanto Dimaro è stato completamente travolta dalla passione e dall’entusiasmo di centinaia di migliaia di tifosi azzurri provenienti da ogni angolo dello stivale. Un clima sereno e festoso sottolineato anche dal nuovo tecnico azzurro, mostratosi addirittura sorpreso nel verificare di quanta gioia e vicinanza siano capaci i sostenitori partenopei. Quest’anno inoltre, complice la vittoria dello scudetto, si è registrato addirittura il sold out di presenze presso le strutture di ricettività turistica del paesino a ridosso delle alpi. Buon segno questo ma risulterà necessario completare l’organico quanto prima per consentire al tecnico transalpino di lavorare ed ottimizzare al meglio la proprie capacità.
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