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Sindacalista ucciso, ULS: “La difesa del lavoro è costituzionale. Si proclami lo Sciopero Generale a sigle unite”

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La morte del sindacalista del Si Cobas in lotta a Biandrate per il posto di lavoro è di una gravità inaudita e umanamente inaccettabile. Il diritto di manifestare per il lavoro non può prevedere alcuna intimidazione né tantomeno la morte. Tutte le sigle sindacali di ogni settore si uniscano e si proclami lo Sciopero Generale – dichiarano dal Direttivo Nazionale ULS Unione Lavoratori Sanità-.

Adil Belakhdim, coordinatore interregionale del sindacato Si Cobas di 37 anni, due figli adolescenti, è morto questa mattina investito da un camion nel corso di una manifestazione dei lavoratori nell’area logistica di Biandrate, a pochi chilometri da Novara. Nel giorno dello sciopero nazionale del settore che è in lotta per le sempre più ingiuste condizioni di lavoro si finisce in ospedale o al cimitero. Tutto questo grazie al continuo attacco perpetrato negli anni al diritto di manifestare dei Lavoratori per depotenziare il potere conflittuale di chi sciopera in difesa dei propri diritti – aggiungono Anna Rita Amato e Antonino Gentile del Direttivo Nazionale ULS- .

In attesa che la magistratura faccia chiarezza sulle responsabilità di un fatto gravissimo– concludono Amato e Gentile – esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla famiglia del sindacalista e riteniamo assolutamente doveroso che a fronte di un episodio del genere, non ultimo da alcune settimane, tutte le sigle sindacali di ogni settore produttivo si uniscano nello Sciopero Generale come risposta immediata e forte dei Lavoratori e dei loro rappresentanti per la lotta e la difesa dei diritti sul posto di lavoro.


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