‘Sono cose che passano’ il nuovo romanzo di Pietrangelo Buttafuoco. Intervista con l’autore
Per la mia rubrica IL Personaggio sono lieta di ospitare Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore, che ci parlerà del suo nuovo libro.
Sono cose che passano esprime, con saggezza, l’amore per la tua terra, la Sicilia.
“Un libro che si sfoglia come uno spettacolo a teatro; un romanzo come un film dove ci si vede dentro ogni scena. Ed è una storia d’amore in una epoca dove tutto è libertà. Sono cose che passano con una commedia, ed è dunque la divertentissima tragedia di un barone baro, Rodolfo Polizzi, e di una principessa vera, la meravigliosa Ottavia di Bauci. E’ un libro che ho costruito, prendendo a pretesto quel villaggio, in questo caso quel villaggio è la Sicilia, che poi si dipana attraverso i mille reticoli della storia che la portano a Roma, a Genova, a New York. Va nel mondo perché, comunque, tutti i personaggi partecipano in quel reticolo universale dove nel palcoscenico e in quel teatro arrivano pezzi del mondo.”
Personaggi vari, nobili e finti nobili, un maresciallo, una giovane donna che fa il suo ingresso in società, un aspirante parlamentare. Cosa cambia o cosa è simile ad oggi?
“Cambia innanzitutto la dimensione esistenziale. Quella è un’epoca in cui non c’era angolo che si sentisse periferia, che si sentisse dimenticato rispetto alla centralità delle cose. Oggi è tutto più frammentario. Quelle descritte negli anni Cinquanta sono esistenze appagate nella propria contemporaneità, era come una grande tabula rasa dove poter costruire un destino e la vita stessa. Oggi, invece, difetta questa capacità di sentirsi partecipi. Viviamo nell’apnea di un’unica lugubre e triste periferia dove non accade niente.”
Leggendo il tuo libro, si evince una intelligente ironia di racconto. Era una Sicilia diversa?
“E’ una Sicilia molto più viva e più ricca di quanto possa essere quella di oggi.”
Tutto passa, amori, vizi, follie…
Andiamo ad oggi. Passerà la pandemia e tutto ciò che da essa è scaturito?
“Temo che, purtroppo, molto di questa stagione resterà e resterà a lungo. Mi ha colpito che in questi due anni, in questo continuo di pandemia, perfino l’eros non è riuscito a trovare esito. Non c’è stato nessun istinto, abbiamo continuato così…Per paura di morire abbiamo smesso di vivere.”
Sono cose che passano trasmette al lettore colori e profumi non troppo remoti, ricchi di fascino e “sapienza”. Quella sapienza che, oggi, viene sostituita con la banalità.
Pietrangelo Buttafuoco, con maestria di racconto, affronta gli argomenti senza stancare il lettore, rendendo i personaggi vivi, dando loro un’identità visiva, addirittura affettiva.
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