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‘Spencer’, la malinconica Diana di Kristen Stewart nel ritratto intimista di Pablo Larraìn

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Roma, 17 mar. – Un film drammatico, un ritratto intimo e realistico di Lady D. Kristen Stewart restituisce in modo ineccepibile la favola sfociata in tragedia di Diana Spencer. Risulta la sua, la migliore interpretazione della storia della principessa triste, analizzata in tutta la sua complessità umana, dalla regia di Pablo Larraìn. ‘Spencer’ è il film in uscita in Italia il 24 marzo.

L’inserimento di un supporto musicale di tutto rispetto, accompagna il racconto che si snoda a metà tra il biopic e la gosth story.

L’incipit del film racchiude il senso del tutto;  Lady D esclama “Fuck Off”, dispersa nella campagna inglese. Da qui si racconta, con assunte narrazioni già ben note, l’ultimo fine settimana di Carlo e Diana sposati a Natale.

Eliminando qualsiasi traccia storica, la vicenda di Diana resta soprattutto umana. Imprigionata nel suo ruolo e in una famiglia con dinamiche di cristallo, la principessa del Galles ribadisce: “Qui il futuro non c’è. Il passato e il presente sono la stessa cosa”.

In un tempo lento, quasi fermo, la malinconica principessa protagonista del  film presentato alla 78ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, torna ad accendere i riflettori su una figura importante della storia contemporanea. Il   regista cileno si concentra sulle smorfie forzate della moglie di Carlo, sugli sforzi di disegnare ogni giorno un sorriso di circostanza per il mondo che di continuo la osserva.
Larraín rifugge dalla solita narrazione in sequenze cronologiche e sceglie di concentrarsi su un momento cruciale per Lady D, il Natale del 1991.
Il senso continuo di solitudine, i tradimenti di Carlo, interpretato da Jack Farthing, corroborano l’indebolimento fisico e psicologico di Diana, ingorda di una vita da cui fuggire.

Costretta a trascorrere tre giorni a Sandringham House con il resto della Famiglia Reale, la sua figura diventa quasi un fantasma nella vita di palazzo.

L’insofferenza disegna una grande infelicitá e gli sguardi della Diana ritratta in ‘Spencer’, titolo che ribadisce la voglia di individualità della principessa del popolo, portano sul grande schermo la trappola in cui è caduta la minuta donna del Galles, diventata poi la più amata delle figure della famiglia reale inglese.

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.