20 Marzo 2025
Musica

“Spiritual”, la vita di Pino Daniele in mostra a Palazzo Reale tra dichiarazioni e musica dell’artista

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Inaugura al pubblico il 20 marzo, la mostra ‘Spiritual’, dedicata a Pino Daniele nella Sala Plebiscito e Sala Belvedere di Palazzo Reale a Napoli. Fino al 6 luglio la città celebrerà il cantautore, in occasione del decennale della scomparsa e del settantesimo compleanno.

Emozionante e iconico nel suo attaccamento alla musica, considerata investigazione e ricerca dell’anima dei popoli, Pino Daniele viene presentato in questa singolare mostra inedita, come l’uomo che ha assorbito tutta la fiumana energetica della sua città, a partire dal quartiere natio. Pino infatti è Napoli, così come Napoli è lui. Lo si evince dalla prima sezione della mostra dal titolo Terra mia (Sala Plebiscito) che ripercorre la storia dell’artista dal 1955 al 1977, anno di pubblicazione del suo primo album. In una ricostruita sala prove gli esordi di Pino si dipanano nelle sezioni 1. La mia città tra inferno ed il cielo, 2. The space – La grotta,  3. The club – I got the blues, 4. Terra mia. Qui il legame di Pino con l’esigenza di fare blues e jazz insieme, si palesa come urgenza. Pino infatti è vicino al concetto di musica di gruppo; preferisce suonare con altri musicisti, a partire dal madrigale che è lo strumento che lo ricollega maggiormente alla tradizione di un canto popolare. Disdegna invece il mandolino, preferendo di gran lunga la chitarra, su cui si esercitava ogni giorno, per dimostrare a se stesso che la musica deve essere offerta come dono in evoluzione.

 Contenuti audiovisivi pubblici e privati, materiali d’autore e amatorialidocumenti inediti, oggetti personali e strumenti che lo hanno accompagnato nel suo percorso creativo, testimoniano la veracità del suo sound che calava le reti nella musica africana, fatta di ritmi e condivisione.

 La seconda parte dell’esposizione intitolata Le radici e le ali (Sala Belvedere), ripercorre attraverso il racconto di ogni disco, le emozioni di Pino Daniele, in ordine cronologico, dal 1977 al 2014. Ogni album è infatti un pezzo di vita personale fatto di incontri, collaborazioni e produzioni musicali racchiuse in5. Working & life, 6. Connections featuring & productions, 7. Soundtracks – Pino e il cinema.  

In questa seconda parte è proprio Pino Daniele a parlare dei suoi dischi. Si desume come avesse smania di collaborare con i grandi artisti internazionali, per trarne linfa; come intendesse morire sul palco piuttosto che morire lentamente nella vita senza suonare, dopo la scoperta della malattia al cuore, che lo aveva portato ad un inevitabile rallentamento musicale. Si palesano anche caratteri personali di Pino che adorava stare in tournée, ma puntualmente quando si trovava in una camera d’albergo sentiva la mancanza dei cinque figli; vicendevolmente se ritornava a casa aveva smania di ricominciare a suonare in quella vita frenetica che lo caratterizzava. Pino amava il sushi, ma desiderava anche cucinare un buon piatto di pasta pomodoro e basilico, se si trovava all’occasione, a poterla preparare. Si definiva investigatore attraverso la musica, della vita. Infatti, diceva, “grazie alla musica posso parlare delle cose del mondo e dell’amore per la mia donna”.

 Fotografie inedite e amatoriali della sua vita privata, abiti di scena, i suoi strumenti, le sue amate chitarre, accompagneranno il visitatore fino all’ascolto della  registrazione inedita delle prove dei Batracomiomachia (audio originale del 1974), unica incisione esistente catturata durante una session del gruppo.

 In un’ultima sala sarà poi possibile, prima di avvicinarsi al legame che Pino ebbe con il mondo del cinema, all’ascolto come in un concerto, dei brani più ‘cult’ della produzione di Daniele, sentendosi parte della sua musica, perchè essa è stata colonna sonora della nostra vita.

Promossa dalla Fondazione Pino Daniele con il Ministero della CulturaPalazzo RealeRegione CampaniaComune di Napoli, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la media partner di Rai, radio ufficiale Rai Radio 2, con la collaborazione di Rai Teche, Archivio Storico Luce e Fondazione Campania dei Festival, curata da Alessandro Daniele e Alessandro Nicosia, Pino Daniele Spiritual, sarà accompagnata da un importante catalogo pubblicato da Silvana Editoriale


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.