Stragi mafia: Laboccetta (Polo Sud), si tiri fuori lettera Chelazzi
Stragi mafia: Laboccetta (Polo Sud), si tiri fuori lettera Chelazzi Napoli, 14 lug – (Nova) – “Quello che c’era da scoprire sugli attentati del 1993 ha un nome ed un cognome. Fu l’ottimo Giudice Gabriele Chelazzi che indago’ su quelle drammatiche vicende e dimostro’ giudiziariamente, ed anche storicamente, che fu un governo di centrosinistra a dare un pesante segno di cedimento verso la mafia. I governanti dell’epoca lo definirono un “segnale di alleggerimento alle organizzazioni criminali. Ed e’ cosi’ che a circa mille boss fu revocato il 41 bis. Chelazzi, il giorno prima di morire in una stanza di una caserma della Guardia di Finanza a Roma scrisse una drammatica lettera, rintracciabile nell’archivio segreto della Commissione parlamentare Antimafia. Nella quale denunciava fatti gravissimi. Chelazzi nella sua azione di verita’ e di giustizia, nel suo lavoro di indagine, venne contrastato da altri magistrati affinche’ non portasse a termine il suo percorso. Chelazzi aveva scoperto tutto. Ma fu lasciato solo. Emarginato ed ostacolato. Si tiri fuori la sua lettera e se ne discuta in Parlamento e nel Paese. Non basta fare un convegno ogni tanto per ricordare il grande Gabriele Chelazzi. Il Magistrato dimenticato. E si lasci in pace Dell’utri che di quegli attentati non sa nulla”. Lo dichiara in una nota l’onorevole Amedeo Laboccetta, presidente di Polo Sud (Ren) NNNN
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