22 Dicembre 2024
Economia

Superbonus 110% per una riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale

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Il superbonus 110% valido strumento per la riqualificazione energetica degli immobili ma gli iter burocratici ne rallentano l’applicazione. Riforma della PA, Rigenerazione urbana e Superbonus sono tra gli argomenti di questi giorni in agenda del Consiglio dei Ministri. Argomenti legati da una comune volontà categorica del Governo: Semplificare.

di Gianfranco Ossino Ingegnere e in Aidr Responsabile Osservatorio per la digitalizzazione dell’ambiente e dell’energia

Da decenni si lanciano warning catastrofici sulle conseguenze di un utilizzo smodato e per nulla rispettoso dell’ambiente che hanno innescato processi irreversibili con le conseguenze che ormai viviamo in prima persona e si parla di ricerca di soluzioni sostenibili sia per la produzione di energia che per il suo utilizzo. Situazione che ha prodotto cambiamenti significativi delle politiche energetiche internazionali ed europee che indirizzano soluzioni sostenibili ed allo stesso tempo opportunità economiche.

In particolare sul tema dell’efficienza energetica l’Unione Europea con le direttive 2002/91/CE e 2010/31/UE, note anche come EPBD (Energy Performance of Building Directive), indirizza i temi efficienza energetica e prestazione energetica degli edifici. Con l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, seguono nel 2018 il “Clean energy package” e la direttiva 2018/844/UE, che prevede:

  • una nuova strategia per la riqualificazione del parco immobiliare;
  • misure più efficaci in merito alla gestione e controllo degli impianti termici;
  • integrazione negli edifici di tecnologie smart e per la ricarica dei veicoli elettrici.

Il settore civile in Italia è responsabile attualmente di circa il 45% dei consumi finali di energia e del 17,5% delle emissioni dirette di CO2 (Dati MiSE).

Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) ha attribuito al settore civile il 60% dell’obiettivo di efficienza energetica al 2030, pari a 9,3 Mtep/anno di energia finale. Ciò proprio in ragione delle potenzialità del settore di ridurre contestualmente i consumi energetici e le emissioni di gas climalteranti. Tali risultati dovranno essere raggiunti tramite un ambizioso piano di riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale, che risulta per lo più vetusto. E proprio il recupero degli edifici esistenti comporta una delle principali criticità dal punto di vista economico e tecnologico, oltre che logistico. In buona sostanza il fine è il raggiungimento della decarbonizzazione completa del settore civile prevista nella Long Term Strategy (LTS) per il 2050, ciò implica una rapida conversione energetica del parco immobiliare, favorendo le riqualificazioni profonde e la trasformazione in “edifici ad energia quasi zero” (nZEB apposito Osservatorio istituito dall’ENEA per monitorare gli edifici ad alta prestazione energetica conformi alla legislazione europea e nazionale vigente).

Quindi gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici sono essenziali per il raggiungimento degli obiettivi energetici e di riduzione delle emissioni delineati nel PNIEC, allo stesso tempo garantiscono anche benefici economici e sociali. La Legge 17 Luglio 2020 n.77 di conversione del Dl 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. decreto Rilancio) realizza il Superbonus 110%, che si configura tra gli strumenti di politica energetica del nostro Paese che indirizza la riqualificazione energetica degli immobili in termini di efficienza e prestazione, integrando anche i vantaggi legati allo sfruttamento delle sinergie con le politiche per la sicurezza (adeguamento antisismico e alle politiche per il rilancio dell’economia (detrazioni fiscali e cessione credito di imposta).

La rapida gestazione del Superbonus 110% ed il critico contesto di applicazione, cui si rivolge, hanno comportato difficoltà nella tanto attesa applicazione. Difficoltà che vedono una continua attività degli enti governativi preposti nel fornire risposte e chiarimenti ai dubbi di cittadini, professionisti ed imprese. Difficoltà comuni anche alle diverse iniziative messe in campo dal Governo per indirizzare il raggiungimento degli obiettivi del PNIEC e le cui cause sono ataviche e riconducibili ad una riforma non più procrastinabile della PA.

La riforma della PA, la rigenerazione urbana ed il superbonus sono temi che hanno molto in comune il primo, in ordine di priorità di intervento, è semplificare. La riforma della PA, in cantiere da oltre un ventennio, perché tenda ad una tanto attesa PA funzionale attraverso un reengineering dei processi che abbiano come fine non l’adempimento bensì il servizio reso al contribuente con evidenti ricadute positive in termini di efficienza, efficacia e produttività. In concomitanza la semplificazione degli iter burocratici, che in generale ma nello specifico per la riqualificazione energetica del parco immobiliare, insieme ad una evoluzione normativa favorisca l’adozione delle nuove tecnologie digitali per consentire la rigenerazione urbana che trova nel superbonus uno dei fattori abilitanti.

Il Governo riconoscendo il ruolo determinante del superbonus 110% per il rilancio dell’economia intende prodigarsi con l’obiettivo di una normativa edilizia più snella che semplifichi il sistema di autorizzazioni per agevolare gli interventi previsti dal Superbonus 110%, e favorire la rigenerazione urbana e quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In estrema sintesi ciò dovrebbe tradursi in una serie di interventi aventi un comune denominatore la riduzione dell’iter burocratico e riguardanti ad esempio:

  • revisioni del Decreto semplificazioni;
  • semplificazioni degli interventi di demolizione e ricostruzione;
  • rigenerazione urbana nei centri storici;
  • verifica di doppia conformità urbanistica ed edilizia;
  • valutazione di impatto ambientale (VIA).

Riguardo il Superbonus 110% tra le semplificazioni attese è quella riguardante le asseverazioni dei tecnici abilitati in particolare sulla semplificazione in materia di stato legittimo dell’immobile ovvero al professionista sarà richiesto di certificare la conformità dell’immobile in termini di assenza di abusi edilizi ed il rispetto delle prescrizioni urbanistiche.

Concludo ricordando che come Aidr oltre a diffondere informazione sul superbonus 110% promuoviamo la piattaforma “Rilancio Italia” indispensabile supporto per lo svolgimento di tutte le attività, rispettando i parametri previsti dalla legge. Una tecnologia a servizio dei professionisti, il software è stato studiato infatti per supportare passo dopo passo tutti i soggetti operanti nel progetto: aziende esecutrici dei lavori, produttori e grossisti, direttori lavori, tecnici, architetti, progettisti, assicuratori, asseveratori fiscali per il visto di conformità.


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