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Teatro. Belgio Germania e Francia nella terza giornata di prove aperte a “Quartieri di vita”.

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Belgio, Germania e Francia. Sono questi i Paesi coinvolti nella terza giornata di prove aperte della settima edizione di “Quartieri di vita. Life infected with Social Theatre!”, il Festival di formazione e teatro sociale della Fondazione Campania dei Festival ideato dal direttore artistico Ruggero Cappuccio e realizzato con il sostegno della Regione Campania, del Ministero della Cultura e di EUNIC Global, in partenariato con i Cluster Eunic-European Union National Institutes for Culture di Roma e Napoli.   

Venerdì prossimo 2 dicembre alle 12 alla Tenda- Centro di Solidarietà di Salerno le artiste belghe Aurelie Di Marino e Nele Vereecken dirigeranno assieme all’attrice e regista Gina Ferri dell’Associazione Derrière la Scène i partecipanti al laboratorio teatrale che hanno destinato a persone con problemi di dipendenza. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la rappresentanza generale della comunità fiamminga e della regione delle Fiandre di Roma.  

Swaantje Gieskes
Swaantje Gieskes

Gli adolescenti migranti che hanno partecipato al workshop della coreografa tedesca Swaantje Gieskes e dell’artista contemporanea Valeria Apicella saranno invece i protagonisti della prova aperta che andrà in scena alle 16 del 2 dicembre al Puntozerovaleriapicella, spazio indipendente che produce arte e ricerca interdisciplinare nell’antico complesso borbonico dell’ex Lanificio di Napoli. L’evento si avvale della collaborazione del Goethe-Institut Napoli.   

“Lavoreremo con un gruppo di adolescenti ed esploreremo i diversi aspetti della sostenibilità – spiega Swaantje Gieskes -. Cosa potrebbe essere ai nostri tempi? Cosa significa per la generazione che sta affrontando gravi problemi ambientali? C’è ancora qualcosa di sostenibile per la prossima generazione? Dove si può trovare rifugio in un mondo in cui regna il caos? Può essere trovato dentro o fuori di sé? Possiamo trasformare il mondo in un luogo sostenibile? Come sarebbe? Di cosa hanno bisogno gli adulti per ascoltare e capire il modo di pensare e di vivere dei giovani per creare una vita sostenibile per le generazioni future? Un esperimento teatrale performativo”.   

La terza giornata di prove aperte si chiude alle 20 all’Institut Français di Napoli. Il regista francese Raphael Trano, che ha tenuto presso l’Associazione Trerrote, radicata nella periferia est di Napoli, un laboratorio destinato agli adolescenti dei quartieri di Ponticelli e Barra, porterà in scena con i ragazzi uno spettacolo incentrato su Molière e le sue Furberie di Scapino. Con la collaborazione artistica di Irene Vecchia e Tony Trupia e il coordinamento arteducativo di Nicola Laieta, tutor Giuseppe Di Somma e Claudio Fidia.   

“Lavorando a questo spettacolo – spiega Raphael Trano – desidero interrogare sul rapporto tra proletariato e borghesia  nella società contemporanea e mettere in discussione i rapporti generazionali tra gioventù e vecchiaia. Lavoreremo mescolando teatro, burattini napoletani e video”.  

L’evento è realizzato in collaborazione con l’Institut Français di Napoli.  


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