22 Dicembre 2024
MagazineTeatro

Teatro Nuovo di Napoli: La Stagione 2023/2024

Condividi

Prosa, musica, danza, stand-up comedy e l’importante traguardo dei 300 anni dall’apertura del sipario nella prossima stagione del palcoscenico partenopeo

Ricerca costante nella programmazione e attenzione alle esigenze del pubblico sono i presupposti che caratterizzano il lavoro del Teatro Pubblico Campano per il Teatro Nuovo di Napoli, “avamposto” culturale che sfida le contraddizioni di una città sospesa tra antiche e nuove vocazioni, proseguendo il suo percorso come luogo di aggregazione e di cultura nella città per la stagione 2023/2024.

Sedici spettacoli, musica, danza, stand-up comedy animeranno il palcoscenico partenopeo, dal prossimo mese di novembre fino ad aprile 2024, con un cartellone ricco d’incroci tra generi e stili, testi classici e contemporanei, unitamente ad altre iniziative che andranno ad arricchire l’intera programmazione, nel rispetto della naturale e consolidata vocazione.

L’esperienza della relazione unica e irripetibile che il teatro stabilisce tra gli attori e il pubblico in questa sala, per le sue caratteristiche di luogo e spazio, ha consolidato l’esistenza della storica sala dei Quartieri Spagnoli, che continua a svolgere la funzione che gli è propria: regalare al pubblico emozioni e suggestioni in un contesto di riflessione collettiva.

Vestiti di Nuovo è il fil rouge che accompagnerà l’intera stagione declinata attraverso le varie sezioni che la compongono, per riconoscere nel teatro, in tutte le sue espressioni, uno degli elementi vitali della nostra quotidianità.

«Il programma della prossima stagione – sottolinea il direttore Alfredo Balsamo – s’inserisce nel solco della continuità e, al tempo stesso, delinea con pragmatismo l’ambizione dell’offerta, sempre più in linea con la storia della sala di via Montecalvario, che raggiungerà, durante la stagione, l’importante traguardo dei 300 anni dalla prima apertura del sipario».

Sono proprio questi presupposti che stimolano a lavorare tenacemente per la creazione di un’offerta culturale sempre più in sintonia con il pubblico, in cui sia gli “affezionati” sia i “nuovi” fruitori possano trovare sempre più interessante le proposte. Saranno disponibili, infatti, più formule di abbonamento alla stagione 2023/2024, con un particolare sguardo ai giovani, ai quali saranno dedicate speciali card.

Le linee programmatiche della prossima stagione del palcoscenico partenopeo, approfondiscono la molteplicità di linguaggi e proposte, ospitando Classici Sovversivi, un ciclo di sei incontri su Mito, Epos E Tragedia a cura di Valeria Parrella.

Dalla prossima stagione gli spazi del Teatro Nuovo di Napoli accoglieranno Dramma Lab, laboratorio di scrittura drammaturgica a cura di Mario Gelardi, in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano.

La programmazione prenderà il via, giovedì 9 novembre, con un omaggio a Glauco Mauri che ritorna sul palcoscenico partenopeo, insieme a Roberto Sturno, in Variazioni enigmatiche di Éric-Emmanuel Schmitt, per la regia di Matteo Tarasco. Come in un thriller dei sentimenti, ritmato da drammatici colpi di scena, due uomini si scontrano in un’alternanza di crudeltà e di tenerezza, di ironia feroce e di profonda commozione.

Che cosa tiene insieme alcune delle più celebri canzoni di Lucio Dalla, Luciano Ligabue, Rita Pavone, Paolo Conte e Flavio Giurato? I Musica da Ripostiglio e la passione per le vite degli sportivi, dal 25 novembre, nello spettacolo Volevo essere un tuffatore, con Luca Pirozzi (voce, chitarra e banjo), Luca Giacomelli (voce e chitarra), Raffaele Toninelli (voce e contrabbasso), Emanuele Pellegrini (voce e percussioni).

E’ un viaggio tra i ricordi di Vincenzo, Gerico Innocenza Rosa di Luana Rondinelli, in scena dal 30 novembre, che l’interprete Valeria Solarino ha amato sin da subito, fagocitando ogni singola parola e trasportando sulla scena la molteplicità dei personaggi che costellano il mondo del protagonista.

Davide Iodice porta in scena, dal 9 dicembre, Sagoma, scritto da Fabio Pisano per Nando Paone, affiancato in scena da Matteo Biccari. Iodice e Pisano tornano a lavorare insieme dopo Hospes-itis, scarnificando qui il meccanismo della messa in scena, per una riflessione sul teatro e la sua urgenza, che risuona quanto mai attuale.

Dal 14 dicembre la scena sarà per Paola Minaccioni in Stupida Show, monologo di stand up comedy di Gabriele di Luca, per la regia di Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti. Uno spettacolo firmato da Carrozzeria Orfeo per cuori coraggiosi, in cui Paola Minaccioni ci accompagnerà nell’inconfessabile e nell’indicibile, nei nostri piccoli inferni personali.

A dare il via alla programmazione del nuovo anno, dall’11 gennaio, sarà Graces, coreografia Silvia Gribaudi, drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
con i danzatori Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo.
Un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817.

Dal 20 gennaio, Claudio Di Palma e Marina Sorrenti in Tutte le notti di un giorno di Alberto Conejero, traduzione Maria Concetta Marzullo e Marco Ottaiano, adattamento Marina Sorrenti, per la regia di Manuel Di Martino. E’ la storia di un amore impossibile, o per essere più precisi, una storia sull’impossibilità di amare. Le sue parole si muovono ballerine su quel labile confine che separa la poesia dalla prosa.

Francesco Montanari e Cristiano Caccamo saranno i protagonisti, dal 25 gennaio, di Sesto potere scritto e diretto da Davide Sacco. In un garage chissà dove tre ragazzi lavorano per il partito di destra. Creano fake news per manipolare la campagna elettorale.

Sarà in scena, dall’1 febbraio, Come tutte le ragazze libere di Tanja Sljivar, un progetto di Paola Rota, Tanja Sljivar, Simonetta Solder, con Silvia Gallerano, Irene Petris, Simonetta Solder, Sandra Toffolatti, Sofia Celentani, Sara Mafodda, Martina Massaro, Sylvia Milton, Lara Ceresoli. Sette ragazze di tredici anni, sette scene e sette monologhi fanno da cornice tematica a un dramma in cui l’unica costante è l’inaffidabilità delle giovani quando si tratta di ricordi e dichiarazioni.

Dal 10 febbraio, Mascia Musy, Fabrizio Coniglio, Anna Mallamaci, Laura Nardi in Anna dei miracoli di William Gibson, adattamento e regia di Emanuela Giordano. È una storia vera e racconta l’epocale passaggio alla lingua dei segni, considerata tra le prime dieci grandi scoperte della storia moderna. Grazie ad un adattamento che va all’essenza, Anna dei miracoli ci racconta tanto di noi, dei nostri limiti e del coraggio che ci vuole a superarli.

Fabrizio Gifuni sarà in scena, dal 15 febbraio, in Con il vostro irridente silenzio, di cui firma ideazione e drammaturgia. Dopo aver lavorato sui testi pubblici e privati di Carlo Emilio Gadda e Pier Paolo Pasolini, Gifuni, attraverso un doloroso e ostinato lavoro di drammaturgia, si confronta con lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia.

La mini serie Corvi alla fine del mondo, nata per il programma di Rai 3 La Fabbrica del Mondo ideato da Marco Paolini e Telmo Pievani, vuole uscire dallo schermo per arrivare in teatro, dal 7 marzo, con Corvidae. Sguardi di specie di e con Marta Cuscunà.

Il nuovo progetto di Virus Teatrali, in scena dal 16 marzo, è un corpo-a-corpo con uno dei drammaturghi e commediografi più importanti ed essenziali della storia del teatro in Tre. Le sorelle Prozorov liberamente tratto da Tre Sorelle di Anton Cechov, un progetto di Giovanni Meola con Roberta Astuti, Sara Missaglia, Chiara Vitiello.

Tornano sul palcoscenico del Teatro Nuovo, dal 21 marzo, Vetrano e Randisi che firmano la regia de I Macbeth di Francesco Niccolini, drammaturgia e interpretazione di Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Giovanni Moschella. Nell’accostarsi alla riduzione del Macbeth che Francesco Niccolini ha scritto loro, Vetrano e Randisi si sono chiesti come rendere vero e comprensibile l’orrore e l’efferatezza dei crimini compiuti da Macbeth e dalla Lady.

Licia Lanera è regista e interprete, affiancata in scena da Suleiman Osuman, di Love me due testi di Antonio Tarantino, dall’11 aprile. Love me è uno spettacolo che mette insieme due pezzi di Antonio Tarantino: l’inedito La Scena e Medea. L’autore descrive gli ultimi come pochi sanno fare, senza retorica, senza tabù, con violenza e amara ironia.

A chiudere la stagione teatrale, dal 20 aprile, sarà lo spettacolo Dall’altra Parte. 2+2=?

drammaturgia e regia Emanuele D’errico. Anche interprete con Dario Rea, Francesco Roccasecca e la voce di Clara Bocchino.  Tre gemelli eterozigoti si incontrano nell’utero materno. Sono appena stati concepiti e realizzano di essere tre geni, consapevoli che con il passare del tempo e l’avvicinarsi della nascita perderanno gradualmente neuroni fino a raggiungere la totale incoscienza natale.

La campagna abbonamenti sarà aperta da lunedì 5 giugno 2023, per info e aggiornamenti al numero del botteghino 0814976267 e all’indirizzo email [email protected].

Teatro Nuovo Napoli, Via Montecalvario, 16

Stagione 2023/2024

web www.teatronuovonapoli.it

FB @teatronuovonapoli IG @teatronuovonapoli


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]