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Tecnologia odierna del cinema in 3D

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Da qualche anno alcuni film vengono proiettati in 3D una tecnologia relativamente nuova che viene applicata non solo al cinema, ma anche ai videogiochi, anche se in maniera differente, poiché questi si avvalgono di un visore per la “virtual reality”.

Il 3D ha in realtà origini tutt’altro che moderne e per capirlo bisogna fare un salto nel tempo Se vuoi scoprire i segreti di questa tecnologia, leggi quest’articolo. Buona lettura!

La tecnologia 3D e le sue evoluzioni per il cinema del futuro

Il cinema è sempre stato apprezzato da grandi e piccoli fin dal suo esordio e in alcune circostanze ha dovuto lottare con l’evoluzione della società per continuare a mantenere il suo pubblico. Nonostante le difficoltà, in tutto il mondo, questa forma d’arte è ancora molto apprezzata e studiata ;basti pensare a tutte le rassegne cinematografiche famose e secondarie che vengono organizzate in tutta Italia, da oltre settant’anni per presentare film di Hollywood o film d’autore e indipendenti, meno conosciuti, ma ugualmente apprezzati.

Da qualche tempo possiamo guardare i film anche in versione 3D, sia su alcuni televisori, sia al cinema. Grandi film d’animazione, come Avatar, di James Cameron, hanno segnato l’epoca del 3D, tecnologia che ora sta già virando verso la sua evoluzione, se così possiamo definirla, ossia la “Virtual Reality” (VR), una modalità che sfrutta la tecnologia 3D per immergere completamente lo spettatore in un mondo virtuale che appare appunto completamente reale, anche grazie alla stimolazione di percezioni ulteriori rispetto quella puramente visiva. Numerosi sono già i campi di applicazione di questa tecnologia: dall’intrattenimento all’istruzione.

La società tecnologica contemporanea si evolve di continuo e per questo motivo starle dietro, soprattutto se non si conoscono determinati campi, diventa difficile, ma purtroppo essenziale per sfruttare le possibilità che la tecnologia ha da offrirci.

La digitalizzazione sta toccando ogni ambito, dalle abitudini quotidiane come il lavoro (diventato “smart”) o i pagamenti delle utenze, fino all’intrattenimento e dunque anche il cinema necessita di un’evoluzione che lo renda più sofisticato e realista per guadagnarsi la fedeltà del suo pubblico.

Non è da escludere che il cinema del futuro sarà basato interamente sulla virtual reality e sulla realtà aumentata, vista la direzione che queste tecnologie stanno prendendo.

Le componenti dell’immersività e dell’azione in prima persona, faranno secondo molti pareri, da padrone al cinema del futuro. Le sale si trasformeranno così in aree d’azione dove lo spettatore potrà interagire con i personaggi principali, influenzando il corso degli eventi nella trama.

Con l’avvento del digitale, ma soprattutto di Internet, tantissime cose sono già cambiate, permettendo alle persone di sostituire le loro abitudini, con nuove abitudini più “digitali”.

Basti pensare già solo al mondo dei videogame, dall’avvento del computer e delle prime console a pochi bit (la più famosa fu quella della Nintendo negli anni 90 con il celebre gioco “Super Mario Bros” che oggi compie 35 anni per arrivare oggi al gioco online senza download che si gioca in tempo reale con altri utenti del mondo. È il caso dei giochi online gratis e a pagamento come tanti giochi di strategia, oppure giochi individuali come la slot online Gates of Olympus, o ancora, videogiochi famosi, resi disponibili in modalità online per una continua espansione di gioco.

Tutto si è spostato sul web e anche il cinema deve letteralmente “rubare” spettatori alle piattaforme di streaming online come la più famosa “Netflix”, che permettono un’ampia scelta di film in abbonamento a piccoli prezzi mensili. La stessa TV generalista, la grande novità degli Anni 50-60 sta ormai perdendo moltissimo, dopo l’avvento delle piattaforme di streaming.

Ecco che l’innovazione per restare al passo coi tempi, diventa essenziale anche per l’industria cinematografica, la quale si trova, come è successo già negli anni 50, con l’avvento delle TV e dei programmi di intrattenimento, a dover combattere con la tecnologia e mantenere la sua fama.

La “prima tecnologia” 3D: le scatole ottiche

Come dicevamo, l’idea del tridimensionale non è poi così nuova come sembra!

Fin dagli esordi del cinema, quando ancora non esisteva uno schermo, ma le cosiddette “scatole ottiche”, scatole progettate per far sì che chi guardasse all’interno percepisse delle scene prospettiche tridimensionali e animate, l’idea del 3D aveva già conquistato la cinematografia rudimentale. Queste scatole si avvalevano delle tecniche stereoscopiche ancora oggi utilizzate (seppur migliorate) come base per la resa tridimensionale di una scena.

Per i curiosi e gli appassionati, molte di queste scatole “magiche” sono conservate al Museo del Cinema di Torino, molto apprezzato dai turisti italiani e stranieri con una sezione interamente dedicata all’innovazione e alle tecnologie passate e presenti, impiegate dall’industria cinematografica.

Ma come funziona L’odierna tecnologia 3D usata al cinema?

Molto semplice: vengono proiettate dallo stesso proiettore due immagini leggermente differenti, ognuna con un colore di fondo che sarà quello relativo alla lente destra o sinistra dell’occhiale fornito per guardare il film. Ogni immagine è leggermente diversa dall’altra, con una diversa prospettiva, una per l’occhio sinistro ed una per l’occhio destro; ogni occhio blocca l’immagine relativa alla propria lente colorata e sarà il nostro cervello ad unire entrambe le immagini dandoci istantaneamente l’idea di un un’unica immagine tridimensionale.

 


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