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‘Teoria generale delle stronzate. Come si distrugge una nazione’ Il nuovo libro di Giancristiano Desiderio. Intervista con l’autore

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Anna Tortora

La stupidità diventa crudeltà quando è sopravvalutata.
Gli stupidi sono solo stupidi e possono scendere talmente in basso da scavare tane degne di una talpa.
E poi ci sono le stronzate che sono figlie della stupidità. Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore, mio ospite per la rubrica IL Personaggio, ne parla nel suo nuovo libro ‘Teoria generale delle stronzate. Come si distrugge una nazione’.

D. Nell’introduzione tu parli dei casi Costa Concordia e ponte di Genova. Sono state stronzate o azioni di stronzi?

R. “Io mi riferisco a questi due disastri eclatanti, uno è il maggior naufragio dell’epoca moderna, l’altro il crollo di un ponte che mai ci saremmo aspettati, per dire che quando si commettono delle stronzate, esse possono essere assolutamente pericolose. Si può essere uno stronzo e non commettere stronzate; si possono commettere stronzate senza essere degli stronzi. Sono due cose completamente diverse”
D. Il secondo capitolo del libro è intitolato ‘La sesta legge della stupidità’. Me ne parli?
R. “E’ un capitolo dedicato al grande storico, Carlo Maria Cipolla il quale scrisse un libro che, in origine, si chiamava ‘Allegro ma non troppo’ e, dopo molte riedizioni, recentemente è stato ripubblicato con il titolo ‘Le leggi fondamentali della stupidità umana’. Si tratta di cinque leggi fondamentali, perché Cipolla fa riferimento ad un quantitativo indeterminato, ma comunque stabile, di cretini che sono sempre presenti nella storia umana e in tutti i luoghi. Il cretino è assolutamente democratico, non ci sono differenze di classe, differenze di ceto, di reddito. A queste cinque leggi io mi sono permesso di aggiungerne una sesta, poiché ho notato che quella quantità stabile di cretini, che viene sempre sottovalutata, in certi momenti viene ad aumentare in maniera esponenziale. E allora mi sono chiesto, perché aumenta così la presenza dei cretini o di atti cretini? E la risposta che mi sono dato è la sesta legge, quella che dice ‘Quando i non stupidi non distinguono più il vero, il falso, il finto, allora il potere degli stupidi non ha più limiti’. Quindi, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio deficit culturale. Quando non si sa più distinguere ciò che è reale e ciò che è irreale, ciò che è vero e ciò che è falso e ciò che è finto, la stupidità dilaga. Le stronzate, a conti fatti, cosa sono? Sono delle contraffazioni, delle finzioni, dei mondi finti, e credere a dei mondi finti è estremamente pericoloso”.

D. Il diritto è stato capovolto?

R. “Sì, e nel libro passo in rassegna quattro mega stronzate che possono condurre alla distruzione della nostra nazione.
1. L’economia socialista che vuole un’economia solidale e perfetta e finisce per distruggere ogni utilità economica e sociale.
2 La cosiddetta giustizia virtuosa, ossia l’idea che, da molto tempo, è presente in Italia, cioè che la vita civile di una Nazione debba essere concepita soltanto con il diritto penale. In Italia questa tendenza c’è e si chiama giustizialismo e il primo sistema a farne le spese è proprio la giustizia. Non a caso quando gli stessi giustizialisti sono arrivati al potere, fino ad assumere l’amministrazione diretta del ministero della giustizia, è accaduta una cosa prevedibile: la giustizia ha cominciato a divorare anche se stessa.
3. Il sistema istruzione e ne parlo nel capitolo intitolato ‘La fabbrica del vuoto’. Tutto il sistema dell’istruzione italiana ruota intorno ad una finzione, ossia al valore legale del titolo di studio. Ma credere che la conoscenza e la qualità professionale possano essere surrogate da quelli che Einaudi chiamava i pezzi di carta è un convincimento sciocco. Un titolo che avvalora ciò che non c’è. E il nostro Paese paga le conseguenze di un sistema dell’istruzione fuori controllo. Tant’è che il livello dell’istruzione italiana e il livello delle classi dirigenti che arrivano al Governo sono tra di loro in correlazione.
Poi emerge la figura dello specialista. In questo anno e mezzo di pandemia ne abbiamo conosciuto uno in particolare, il virologo il quale sa tutto sulla diffusione del virus, ma è ignorante su tutto il resto. E’ talmente ignorante che, quando si esprime su altre cose, assume atteggiamenti imbarazzanti e goffi, però, siccome è un uomo di scienza, questi atteggiamenti nei quali esprime tutta la sua ignoranza, li assume con grande boria. Questa è una figura grottesca che abbiamo conosciuto in un anno e mezzo.
4. L’idea di teorizzare o di praticare il Governo dei pieni poteri o dei poteri illimitati. Come se, attribuendo pieni poteri ad un Premier, noi potessimo avere la soluzione dei problemi della nostra società civile. Si tratta di un palese autogoal.  Addirittura, noi siamo arrivati a mettere in contrasto tra di loro la salute e la libertà, la sicurezza e la libertà, e su questi sofismi abbiamo messo tra parentesi la nostra Costituzione la quale, invece, che sia bella o brutta, rappresenta la sicurezza possibile che può e deve essere garantita in ogni società civile”.

D. I Bar dello sport sono un cult degli anni passati, ma la loro cultura resta?

R. “Il Bar dello sport è un capitolo di alleggerimento all’interno di questo saggio, perché questo saggio tanto il titolo è popolare o, diciamolo, volgare quanto il testo è assolutamente serio. All’interno di esso c’è il capitolo ‘Elogio del Bar sport’ dove dico che una volta il Bar dello sport esisteva in ogni paese e in ogni quartiere delle grandi città, e in esso le stronzate avevano una loro legittima circolazione. Non si tratta di demonizzare le stronzate, ognuno di noi, nell’arco della vita, dice stronzate e le fa, ma il punto è che non distinguiamo più ciò che è una stronzata (finzione, fake news) e ciò che è la realtà. Avendo dimenticato questa differenza, abbiamo assistito ad un periodo della nostra vita politica dove le stronzate sono state portate al potere. Tu come giudichi che hanno cercato di contrastare la diffusione dell’epidemia con i banchi a rotelle? Tu cosa ritieni che sia l’idea del monopattino come un mezzo di mobilità, di trasporto, in linea con una intelligente politica ecologica? Le classifichi né più né meno come scemenze. Ma queste scemenze in Italia sono diventate, addirittura, politica di Governo”.

D. Covid-19, in TV quante stronzate sono state dette?

R. “In TV sono state dette una enormità di stronzate e vengono dette sistematicamente. Voglio precisare che questo tema non è una mia creazione ma al principio del nuovo millennio, era forse il 2004, uscì prima in America (dove divenne un best seller) poi in Italia, un saggio del filosofo Harry Frankfurt, intitolato ‘Stronzate’. In cosa consistono queste stronzate? I mezzi di comunicazione di massa hanno un problema, ossia devono riempire il palinsesto che dura 24 ore su 24 e naturalmente dovendo produrre sempre cose, notizie, informazione, fatti, cronache, giocoforza in questa informazione continua c’è una grande produzione di stronzate. Poi, se ci metti che nessun uomo è in grado di dominare sia teoreticamente sia praticamente la realtà, ne consegue che nel momento in cui viene chiamato ad esprimersi su fatti che ignora, allora è in agguato la stronzata.
Nell’ultimo capitolo ‘Teoria della stronzata’ dico che coloro che hanno l’abitudine di frequentare i salotti televisivi dovrebbero prendere la sana abitudine di dire, quando non sanno una cosa, non lo so. E’ un fatto di onestà intellettuale. Dire non lo so sembra una debolezza, per il politico è una fragilità, ma lo è per il politico non autorevole . Il politico autorevole, invece, può dirlo tranquillamente…il fatto è che è difficile trovare politici, intellettuali, letterati autorevoli”.

Voglio concludere la piacevole conversazione con una frase che mi ha detto Giancristiano e mi è piaciuta tanto “Scrivo per il bisogno di scrivere, altrimenti mi rimane dentro. Per me la scrittura è un atto di liberazione”.
Allora, non fate stronzate e leggete il libro.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.