21 Novembre 2024
Territorio

Terra dei fuochi: in calo i roghi di rifiuti, arrivano le telecamere per i Comuni

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In prefettura a Napoli bilancio e programmazione delle attività della Cabina di regia per il contrasto al fenomeno 

I roghi di rifiuti nella cosiddetta Terra dei fuochi, l’area tra Napoletano e Casertano interessata dallo sversamento abusivo e il loro incendio doloso, sono in calo. Lo evidenzia il bilancio di fine anno della Cabina di regia per il contrasto al fenomeno insediata presso la prefettura di Napoli, che si è riunita ieri per il consuntivo e la programmazione delle attività.

Particolarmente significativo l’ultimo trimestre dell’anno 2020 in cui si sono registrati 255 incendi, confrontati con i 371 del 2019. Il calo degli incendi a dicembre è ancora più netto: fino a ieri 58 roghi, contro i 133 dello stesso mese del 2019.

Nei prossimi mesi saranno incrementati i controlli e la vigilanza sugli abbandoni e conferimenti illegali di rifiuti, con ancor più attenzione ai luoghi e alle attività illecite di abituale sversamento. Nell’ambito dell’Accordo di programma stipulato ad agosto fra il ministero dell’Ambiente, la prefettura di Napoli, l’Incaricato del contrasto ai roghi di rifiuti e i Comuni di Giugliano e Caivano, saranno installate 500 telecamere messe a disposizione dal ministero, oltre che ai due enti locali, anche a tutte le altre amministrazioni della Terra dei fuochi che ne faranno richiesta.

Gli importanti risultati del 2020 sono stati ottenuti grazie anche agli “Action day” settimanali, le operazioni interforze compiute nei vari comuni, che si sono concentrate sugli sversamenti illeciti prodotti dalle aziende e, negli ultimi tempi, anche dai privati.

Sono aumentati sensibilmente i controlli e i sequestri e le denunce per reati ambientali. In particolare i controlli hanno permesso di denunciare nell’ultimo semestre 237 persone a fronte delle 90 dello stesso periodo del 2019; 186 le attività produttive controllate (96 nel secondo semestre 2019), di cui 32 sequestrate e 42 sanzionate, a fronte delle 12 sottoposte a sequestro nel periodo giugno-dicembre 2019 e della mancata contestazione di violazioni nello stesso arco temporale.

Ammonta a quasi 800mila euro il totale delle sanzioni elevate alle attività che hanno commesso reati ambientali (228mila euro nel secondo semestre 2019), mentre sono state sottoposte a sequestro aree in cui erano stati sversati o abbandonati illecitamente rifiuti per 90mila metri quadrati, contro i 42mila del periodo giugno-dicembre 2019. Rinvenute e sequestrare 187 tonnellate di rifiuti smaltiti illecitamente a fronte di appena 15 tonnellate nel secondo semestre dello scorso anno.

Un impulso decisivo alle attività è stato impartito dai prefetti di Napoli (coordinatore regionale) e di Caserta, mediante periodiche riunioni tecniche di coordinamento interprovinciale, e ha trovato un valido e innovativo supporto operativo nell’utilizzo dei droni ad ala fissa dell’Esercito (Contingente Strade sicure/Terra dei fuochi) e dei quadricotteri dell’Agenzia consortile dei comuni dell’area nolana, che ha anche messo a disposizione della Cabina le proprie strutture tecnologiche per le analisi dei dati raccolti (superfici, volumi e qualità delle discariche abusive). Altrettanto supporto è giunto dall’attività di sorvolo e mappatura area che sta svolgendo il R.O.A.N. (Reparto Operativo Aero-Navale) della Guardia di Finanza con il supporto tecnico-scientifico del Consorzio BENECON (Università Vanvitelli).

Controlli capillari sono stati condotti dalle forze di polizia statali (Polizia di Stato, Carabinieri e CC Forestali, Guardia di Finanza) e locali (Polizia metropolitana di Napoli e Polizie municipali di Napoli, Frattamaggiore, Marigliano, Saviano), nonché dai Vigili del Fuoco con il supporto delle ASL e delle ARPA territorialmente competenti.

Infine, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, sono stati avviati confronti con i consorzi di filiera (Ecopneus, Polieco, Cdcraee e Conai) per la creazione di centri o punti di raccolta gestiti direttamente e gratuitamente dagli stessi consorzi chiamati per legge al recupero dei materiali dai rifiuti riciclabili.


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