Territorio

Terra dei fuochi: roghi diminuiti del 39% nell’ultimo semestre

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I dati dopo il lockdown e i 27 “action day” coordinati dalla prefettura di Napoli

In deciso calo il numero dei roghi di rifiuti nelle provincie di Napoli e Caserta dalla fine del lockdown. Dal confronto dei dati tra i periodi da maggio a ottobre 2019 e 2020 gli incendi sono passati da un totale di 1.291 a 787 (-39,03%), di cui 599 nella provincia napoletana (a fronte degli 812 del 2019) e 188 in quella di Caserta (a fronte dei precedenti 479).

Soltanto nello scorso mese di ottobre si è registrata una riduzione di 76 roghi nelle due province di Napoli e Caserta rispetto allo stesso mese dello scorso anno, passando dai 191 del 2019 ai 115 del 2020.

La tendenza si conferma anche nelle due prime decadi di novembre, che hanno fatto registrare 65 eventi incendiari (54 in provincia di Napoli e 11 in quella di Caserta).

Questo è quanto emerge dal bilancio relativo al periodo da maggio 2020 a oggi dell’attività di contrasto del fenomeno dei roghi dei rifiuti nella regione Campania, riavviata dopo la fine dell’isolamento obbligatorio e la ripresa graduale delle attività economiche.

Lo strumento utilizzato durante la ripartenza dei controlli è stato quello degli action day, con la previsione di impiego di tutte le Forze di polizia e l’Esercito, dei droni e dei mezzi disponibili delle diverse forze in campo. Le operazioni, coordinate dalla prefettura di Napoli, con quella di Caserta secondo i piani d’azione programmati dalla Cabina di regia dell’Incaricato Terra dei fuochi, sono state complessivamente 27, ognuna di queste con due interventi contestuali ed autonomi replicati nelle due province campane e l’impiego medio di 60 unità per ciascuna operazione. Le attività di controllo hanno riguardato verifiche approfondite su attività di commercializzazione di pneumatici, opifici tessili e pelletterie, aziende di lavorazione e commercializzazione di materiale tessile e di pelletteria, imprese e sui cantieri edili, ma anche sui siti abituali di discarica abusiva (l’antecedente degli incendi), con particolare riferimento agli insediamenti abitativi irregolari.

Come ulteriore supporto alle operazioni, da ultimo ha operato anche l’Agenzia consortile di sviluppo dei comuni dell’area nolana – cui partecipa anche la città metropolitana di Napoli – con quattro droni, che si aggiungono ai “Raven” ad ala fissa dell’Esercito in base a un apposito protocollo operativo da poco stipulato. Nuove risorse con le quali sarà possibile valutare l’entità e la composizione dei rifiuti presenti nelle aree di volo, nonché tutte le attività antropiche associate all’illecito utilizzo del territorio. Gli elementi risultanti dalle attività di volo saranno raccolti in un database a supporto della mappatura dei territori investigati e a disposizione degli organi competenti.

I nuovi droni, unitamente ai Raven ad ala fissa in dotazione all’Esercito, sono stati impiegati nell’action day di ieri che ha interessato i comuni di Giugliano (Na), Maddaloni (Ce) e San Marco Evangelista (Ce), con l’impiego di 27 equipaggi per un totale di 63 unità interforze. Sono state controllate 3 attività imprenditoriali e commerciali, di cui 1 sequestrata, 95 persone identificate, di cui 3 denunciate tra lavoratori irregolari e rei di illeciti ambientali e 7 sanzionate; 72 auto/autocarri controllati (nei pressi dei siti abituali di sversamento illecito e abbandono dei rifiuti); 3 autoveicoli sono stati sequestrati e altri 2 sanzionati; sequestrati anche circa 200 mq di terreno ed oltre 16.000 euro di sanzioni comminate. Gestione e smaltimento illecito dei rifiuti e degli scarti delle lavorazioni i reati contestati.


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