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Torna Il Napoli tricolore. Vittoria fondamentale per un calcio alle polemiche

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di Luca Muratgia

Tre punti di vitale importanza per gli uomini di Garcia nel match del Maradona nel turno infrasettimanale disputato ieri. Non è possibile concepire l’importanza del meritato successo senza riavvolgere il nastro alla sfortuna partita del Dall’Ara di Bologna dove Victor Osimhen sciupò clamorosamente dal dischetto il rigore del probabile successo azzurro con uno sciagurato destro terminato incredibilmente fuori. Da allora, in un clima già particolarmente scricchiolante, la situazione è sembrata precipitare in maniera irreversibile. Il giorno successivo (lunedì) sui canali social, sulla pagina Tik Tok della SSC Napoli, è stato pubblicato un discutibilissimo ed irridente video (poi successivamente rimosso) sull’errore commesso dal nigeriano dal dischetto; a questo punto è stata inscenata una inverosimile pantomima dapprima da parte del procuratore di Osimhen, Calenda appunto, che ha pubblicato via social, un commento velenosissimo su tale video al punto di minacciare il ricorso alle vie legali al fine di tutelare l’immagine del suo assistito e poi dallo stesso protagonista del video che, ritenutosi offeso e leso nella sua immagine, ha pensato bene di cancellare dal proprio profilo Istagram tutte le foto e i video che lo ritraevano con la maglia azzurra. Il tutto mentre i tifosi assistevano increduli e sbigottiti ad una vicenda che, in se farebbe anche ridere se non facesse prima piangere. Non è il caso di ergersi a giudici per stabilire chi avesse ragione o torto anche perché questo tipo di lavoro sarebbe più inutile che faticoso. L’aspetto prioritario è che le parti  mostrino maturità ed empatia a vicenda al fine di evitare uno scontro che, alla luce dei fatti, comporterebbe solo danni. Il tutto esasperato ancora maggiormente da un cammino in campionato claudicante con soli due punti realizzati nelle ultime tra partite ed un gioco che, solo nella partita di Bologna è sembrato, e si ribadisce sembrato, quello di una compagine che appena 140 giorni or sono, ha stravinto un campionato accumulando un’abissale vantaggio di 16 punti. In questo clima infuocato ed incandescente, Il Napoli era chiamato ad una prestazione importante che ponesse le basi anche per il futuro anche per evitare le via via crescenti e fastidiose voci circa un ipotizzabile sollevamento del tecnico Garcia dall’incarico affidatogli.
Il Napoli di ieri ha ricordato per larghi tratti la squadra ammirata l’anno scorso con una manovra fluida, compatta e con una distanza tra i reparti tornata ad essere quella cui eravamo abituati, nonché una ferocia, una fame che rappresenta l’aspetto più rasserenante al cospetto di una avversaria, l’Udinese, parsa in verità ben poca cosa. Il Napoli ha mantenuto il controllo della partita quasi sempre con un primo tempo leggermente più equilibrato ed un secondo tempo spumeggiante di dominio pressoché totale. Nella prima frazione di gioco, nonostante i tentativi di ripartenza dei friulani e qualche sbavatura di troppo nella fase difensiva partenopea, gli azzurri la concludono con un rassicurante vantaggio di 2-0 per in rigore di Zielisky (concesso per un fallo su Kvaratskhelia) ed un freddo diagonale proprio di Victor Osimhen che, su geniale assist di Politano, fredda l’incolpevole Silvestri. Il nigeriano, non esulta a dimostrazione di come la vicenda dei giorni scorsi, lo abbia in qualche modo segnato. Nel secondo tempo Il Napoli dilaga e sale in cattedra, finalmente, Kvicha Kvaratskhelia autore di una prestazione sontuosa. Un rigore procurato in assist un gol e due palii riassumono la sua partita con un gol, quello del 3-0 di pregevole fattura, palla riconquistata ad un difensore friulano, pallonetto a scavalcare Silvestri e docile tocco a porta vuota. Dopo la realizzazione, il georgiano, si lascia andare ad una esultanza sfrenata avente il sapore della liberazione dopo un digiuno durato quasi sei mesi. La partita praticamente finisce qui, c’è spazio per un grandissimo gol di Szamardsic che si improvvisa slalomista e, dopo ave superato come birilli l’intera retroguardia partenopea, batte l’incolpevole Meret e per il Cholito Simeone che di testa su assist, manco a dirlo, di Kvaratskhelia, chiude definitivamente il tabellino dei marcatori. C’è poco tempo per gioire però perché già sabato gli azzurri sono attesi ad un probante impegno a Lecce contro i salentini rivelazione del campionato, almeno fino ad ora e solo la continuità di rendimento e di risultati, certificherà la completa guarigione degli azzurri e il ritorno ai fasti di un passato neanche troppo datato.


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