Turismo religioso, Scocca a De Luca: “Si dia priorità vaccinale a Pietrelcina come per la costiera, no a turismo di serie A e B”
“Non è una lotta Davide contro Golia, ma una richiesta ragionevole di un consigliere comunale della città natale di San Pio che mette in evidenza la crisi delle cosiddette città santuario, ossia i luoghi del turismo religioso che dall’inizio della pandemia sono stati dimenticati da tutti ma che soffrono terribilmente la pandemia” Così Alessio Ermenegildo Scocca, consigliere comunale di Pietrelcina, in una nota.
“La Regione Campania procede spedita nella vaccinazione prioritaria delle isole, con l’annuncio di Procida Covid Free. Ma stando a quanto dichiarato dal Presidente De Luca, l’intenzione della Regione è quella di passare poi ai comuni costieri con cui si stanno già prendendo accordi, sempre nell’ottica di presentarsi all’estero e ai turisti italiani come luoghi sicuri.
In qualità di consigliere comunale di Pietrelcina, città conosciuta in tutto il mondo e meta di turismo religioso, ho scritto una lettera aperta indirizzata proprio al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, per chiedere di inserire la città di Pietrelcina fra i luoghi turistici con priorità vaccinale, adottando lo stesso principio che la regione utilizzerà per i comuni della costa campana, per consentire di salvare l’imminente stagione turistica ripartendo in sicurezza.
Poiché il piano della regione risulta già essere in atto – prosegue Scocca – non ha senso continuare il dibattito tra favorevoli e contrari, ma bisogna tenere conto delle necessità dell’intero territorio regionale e specialmente delle aree interne, già penalizzate rispetto alla costa prima della pandemia. Non una questione di mero campanilismo ma una richiesta ragionata che richiederebbe uno sforzo minimo dato che Pietrelcina conta circa tremila abitanti (di cui una parte già in corso di vaccinazione come da disposizioni nazionali), che consentirebbe di affacciarsi alla stagione estiva quale comune Covid Free, offrendo un’ancora di salvezza all’economia locale. Non si può differenziare tra turismo di serie A e serie B.
Le cosiddette città Santuario – conclude Scocca – sembrano dimenticate sia dal Governo che dalla Regione ma non per questo meno importanti, con comuni come Pietrelcina che hanno sofferto gravemente l’assenza del caratteristico turismo religioso su cui si basa gran parte del tessuto commerciale. Propongo quindi al Presidente De Luca di estendere il modello di vaccinazione prioritaria pensato per salvare il turismo costiero così da permettere, con uno sforzo minimo, la ripartenza anche di una realtà di straordinaria importanza turistica e religiosa come la città natale di San Pio”.
Di seguito il testo della lettera:
Lettera aperta al Presidente De Luca
Egregio Presidente De Luca,
Nella giornata di ieri abbiamo appreso dalla stampa come Procida sia diventata la prima isola Covid Free d’Italia, avendo completato l’annunciata campagna di vaccinazione di massa di tutti i suoi cittadini, così come voluto dalla Regione Campania. Il modello in questione prevede la vaccinazione prioritaria di alcuni luoghi turistici con l’obiettivo, stando a quanto riportato dagli organi di stampa, di essere pronti all’avvio della stagione estiva in totale sicurezza.
Dato che la campagna vaccinale nelle isole procede ormai spedita, ritengo inutile in questa sede continuare il dibattito tra favorevoli e contrari allo scostamento dal piano nazionale che prevedeva la vaccinazione uniforme della popolazione su tutto il territorio italiano. Prendendo atto, invece, dell’iniziativa che si sta realizzando, voglio soffermarmi sulla volontà da Lei annunciata di coinvolgere, dopo le isole, anche i comuni costieri in questo piano di vaccinazione di massa volto a salvare la stagione turistica in Campania. A tal proposito, quale consigliere comunale di Pietrelcina, con la presente Le chiedo di considerare l’inserimento del mio comune in questo piano di vaccinazione prioritaria per i luoghi turistici, conscio che il turismo di cui beneficiano le isole e la costa della Campania sia ovviamente diverso dal turismo prevalentemente di tipo religioso a cui Pietrelcina si rivolge. Credo, tuttavia, che non possa esistere un turismo di serie A e un altro di serie B, considerato che in ogni caso le aree interne apparivano già normalmente penalizzate rispetto alle aree costiere ben prima della pandemia. Non è una questione di campanilismo sterile, bensì di valutare le necessità della nostra regione nel suo complesso, comprese le aree interne, seguendo lo stesso principio che la Regione Campania sta utilizzando per la costa e le isole.
Il Covid-19 ha infatti toccato in modo feroce le cosiddette città Santuario, in particolare quelle più piccole, sferrando un colpo violento a tutto l’indotto commerciale che si basava sul turismo religioso, come appunto anche Pietrelcina, che oggi appare svuotata dalla pandemia nonostante la sua straordinaria importanza religiosa e turistica. Ricordo altresì che Lei stesso, nel corso delle varie presenze nella città di San Pio, ha affermato come quest’ultima rappresenti un volano economico e di sviluppo per l’intero Sannio, in virtù delle migliaia di presenze turistiche che si contavano prima della pandemia.
Mi preme far notare, ad ogni modo, che lo sforzo per vaccinare tutti i cittadini di Pietrelcina sarebbe minimo, poiché il nostro comune conta appena tremila abitanti circa, di cui una parte già in corso di vaccinazione secondo le disposizioni nazionali. Uno sforzo limitato, dunque, ma che permetterebbe di affacciarsi all’estate quale attrattivo comune Covid Free, ripartendo in sicurezza.
Presidente, per questi motivi Le chiedo di estendere anche a Pietrelcina il modello messo in pratica dalla Regione per le isole e la costa, così da consentire anche al nostro comune di salvare una stagione turistica che al momento appare in bilico, offrendo alle nostre attività commerciali e all’intero indotto una vera ancora di salvezza.
Nel ringraziarla per l’attenzione, Le porgo cordiali saluti
Alessio Ermenegildo Scocca,
Consigliere comunale di Pietrelcina
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