Ucraina, Putin: “Russia vicina agli obiettivi. Pronti a negoziati e compromessi con Kiev”
(Adnkronos) –
La Russia è vicina a raggiungere gli obiettivi con la guerra contro l'Ucraina. Vladimir Putin, nella conferenza di fine anno, risponde alle domande sull'operazione militare speciale in corso ormai da oltre 1000 giorni. "La situazione sta cambiando in maniera drastica, lo confermo. Vediamo movimenti lungo tutta linea del fronte", dice il presidente russo. "I nostri soldati ogni giorno conquistano chilometri quadrati, non si tratta di avanzamenti per centinaia di metri. Ci stiamo avvicinando agli obiettivi primari fissati all'inizio dell'operazione speciale. Stiamo avanzando, è quello che sta succedendo. Continuerò a ripetere che i nostri uomini e le nostre donne" in guerra "sono eroi, le capacità delle nostre forze armate aumentano", dice. Putin ha poi ribadito che la Russia è pronta per "negoziati" e "compromessi", ma il governo ucraino finora si rifiuta di farlo. "La politica è l'arte del compromesso e noi abbiamo sempre detto che siamo pronti ai negoziati e ai compromessi. E' solo che l'altra parte (il governo di Kiev, ndr) si è rifiutata di negoziare, ma noi siamo sempre pronti", ha affermato il leader russo. La Russia nelle ultime settimane ha utilizzato una nuova arma. "Con il missile Oreshnik abbiamo fatto un passo avanti", dice Putin riferendosi al missile utilizzato in un attacco contro la regione di Dnipro, in Ucraina. "L'Occidente crede che possa essere intercettato e distrutto: non c'è possibilità di farlo", afferma Putin snocciolando i dati relativi al nuovo sistema: "Anche se un sistema antimissile venisse dispiegato in Polonia, non potrebbe intercettare l'Oreshnik. Possono designare un obiettivo a Kiev, e vedere se riescono ad abbattee l'Oreshnik, vorremmo veramente fare questo esperimento, sarebbe utile per noi e per gli americani…". Nella conferenza, a Putin vengono rivolte domande da comuni cittadini. C'è chi chiede quando potrà tornare nella sua casa nella regione di Kursk, invasa dalle forze armate ucraine. "L'ingresso delle forze ucraine non ha alcun senso. In questo momento si combatte, non posso dare una data specifica ma ci libereremo" dei soldati ucraini. "Tutto sarà ricostruito: le case, le strade, le infrastrutture, le scuole, gli asili, i luoghi di incontro. Non abbiate dubbi, ricostruiremo tutti. E chi avrà bisogno di una casa, la avrà", dice.
Putin si è poi detto pronto ad incontrare il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, "in qualsiasi momento". "Non so quando lo vedrò. Non sta dicendo niente a riguardo. Non gli parlo da più di quattro anni. Sono pronto, ovviamente. In qualsiasi momento. Se mai avremo un incontro con il neo eletto presidente Trump, sono sicuro che avremo qualcosa di cui parlare", ha aggiunto Putin. Mosca ha recentemente modificato la propria dottrina nucleare: "Il segnale è stato recepito? Non so", dice Putin riferendosi alla nuova linea che prevede "il diritto di utilizzare armi nucleari" in caso di un'aggressione condotta da un paese che non sia dotato di armi atomiche ma sia assistito da una potenza nucleare. "Se simili minacce venissero mosse ai nostri alleati come la Bielorussia, sarebbe come se venissero mosse alla Russia", aggiunge. "Praticamente tutti i Paesi della Nato sono in guerra con noi", ha dichiarato il presidente russo sottolineando che "la prontezza al combattimento dell'esercito russo è ai massimi livelli mondiali" e che "la Russia è diventata più forte ed è diventata uno Stato davvero sovrano". Putin, ha sostenuto che la caduta dell'ex leader siriano, Bashar al-Assad, non rappresenta una "sconfitta" per la Russia, che anzi ha raggiunto i suoi obiettivi nel Paese arabo. "Voi volete presentare ciò che sta accadendo in Siria come una sconfitta per la Russia. Vi assicuro che non è così", ha detto, sottolineando che la Russia ha "raggiunto i suoi obiettivi" in Siria. Putin ha dichiarato di non aver ancora visto Assad, dal suo arrivo a Mosca, sottolineando di volergli parlare. "Ad essere sincero, non ho ancora incontrato il presidente Assad dopo il suo arrivo a Mosca, ma ho intenzione di farlo, gli parlerò sicuramente", ha detto durante la conferenza stampa di fine anno. Putin ha anche annunciato che solleverà con il presidente deposto la questione della sorte del giornalista americano Austin Tice, scomparso in Siria 12 anni fa. —internazionale/[email protected] (Web Info)
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