Economia

Un anno fa nasceva l’Odav, per lo lo sviluppo e la tutela del patrimonio agro-alimentare e vitivinicolo

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Un anno fa nasceva l’Odav, l’Osservatorio del diritto agro-alimentare e vitivinicolo nato per rappresentare un punto di riferimento a livello nazionale a sostegno delle imprese di settore, ma anche dei professionisti quali avvocati, produttori e addetti ai lavori interessati a un approccio professionale per la gestione e la tutela dell’immenso patrimonio agroalimentare e vitivinicolo italiani. L’Odav si muove sul territorio attraverso le sue delegazioni regionali che fanno da anello di congiunzione anche con le realtà, spesso di eccellenza, ma che restano dietro le quinte, contribuendo così ad evidenziare quelle che sono le esigenze territoriali anche nel rispetto della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.

Si sono già svolti alcuni corsi di formazione in rete organizzati dalla coordinatrice nazionale Rosa Colucci e dai vari delegati regionali. La delegazione campana dell’Odav è nata a ottobre sotto la presidenza di Francesco Franzese, con Serena Violano e Monica Mogavero rispettivamente segretario e tesoriere.

«L’Osservatorio – spiega la coordinatrice nazionale Rosa Colucci – nasce per capitalizzare il patrimonio professionale, formativo e umano creatosi nel nostro primo Corso di diritto, cultura e impresa del diritto vitivinicolo. L’Osservatorio ha fra i suoi scopi quello di valorizzare la professionalità degli iscritti, rafforzare i vincoli fra i soci promuovendo la consapevolezza delle competenze in questo campo e favorendone la formazione. Si tratta di un progetto che mette in relazione avvocati, addetti ai lavori e produttori per divulgare e promuovere la conoscenza e il rispetto della legislazione agroalimentare e vitivinicola, della giurisprudenza di riferimento, delle notizie e delle novità in materia. Facendo dialogare i protagonisti di questo sistema di eccellenze e contribuendo alla loro stessa formazione, l’Osservatorio intende rivestire il ruolo di interlocutore con le massime istituzioni per lo sviluppo innovativo dell’economia e del territorio, della qualità della vita e dell’ambiente, per la tutela e la valorizzazione del patrimonio agroalimentare e vitivinicolo, paesaggistico e culturale».

L’Odav vanta anche una delegazione napoletana guidata dalla coordinatrice Monica Salvatore che si avvale della collaborazione dei delegati Carla Mariniello, Floriana Caputo e Antonio Sparano. «Abbiamo subito promosso – spiega la Salvatore – alcune iniziative per sviluppare le attività dell’Odav avendo, tra l’altro, anche la responsabilità di curare la comunicazione a livello regionale. Tra le principali attività di questi primi mesi vi sono il corso di alta formazione per la normativa brassicola, unico nel suo genere, durante il quale si è affrontato il tema anche attraverso un’analisi di carattere storico e della sua evoluzione. Il corso, accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli, è stato aperto con i saluti della tesoriera Elena de Rosa, dal vicepresidente vicario della Camera di Commercio di Napoli Fabrizio Luogo, dal direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda, nonché dal delegato Ais Campania Tommaso Luongo. Abbiamo organizzato inoltre la presentazione del libro “Cibo Sovrano” del vicedirettore generale della Fao Maurizio Martina cui è seguita una tavola rotonda sul tema delle politiche alimentari anche nel contesto della emergenza pandemia».

I riscontri di queste attività si trovano sul sito dell’Odav e sulle pagine Fb e Instagram delle singole delegazioni. 

«Il nostro impegno – aggiunge la Salvatore – è finalizzato a fare dell’Odav un interlocutore delle istituzioni cittadine e regionali per favorire, anche attraverso attività a carattere formativo, lo sviluppo e la tutela del patrimonio agro-alimentare e vitivinicolo che caratterizza la Campania e ne costituisce uno dei principali settori sui quali puntare per superare la crisi pandemica e favorire una ripresa economica fondata sulla sostenibilità e sulla creazione di nuovi posti di lavoro e sulla valorizzazione di produzioni di elevata qualità e caratterizzazione territoriale».

Infine, è in preparazione sempre a cura della coordinatrice napoletana, un webinar sull’eno-legislazione dedicato agli avvocati che intendono specializzarsi in questa branca professionale. (g. p.)


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