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‘Un sorriso per la solidarietà’, con i New Afraband e il Lions club Afragola mano tesa alle necessità del territorio

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Si è conclusa in modo mirabile la 23ª edizione di ‘Un sorriso per la solidarietà’, spettacolo a scopo benefico organizzato annualmente da Lions club Afragola Castello Angioino in collaborazione con i New Afraband e numerosi ospiti che in maniera volontaria hanno prestato arte e tempo ad un servicededicato al sostegno delle fasce più bisognose della città di Afragola(Na).

Lo spettacolo che a 360° ha unito musica, canto, danza, cabaret e moda incontrando le istituzioni. Ribadisce ancora una volta il suo sostegno nei confronti del quartiere Salicelle di Afragola, rappresentato dal parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo, Don Ciro Nazzaro, a cui viene devoluto l’incasso.

Sul palco anche il primo cittadino Antonio Pannone che ha elogiato il rinnovo dell’iniziativa come occasione per dare alla città uno spunto di riflessione sul valore dell’arte per il sociale.

La nobile attività si inserisce nella scala di valori del Lions club afragolese, con il suo presidente Avv. Nicola Perrino ed il presidente di circoscrizione Dott. Federico Totaro, impegnati a creare un legame con il territorio, rafforzando il concetto di cittadinanza attiva.

Plauso per la riuscita e l’organizzazione della serata spetta all’incommensurabile lavoro svolto dai New Afraband che da tempo mette al servizio gratuito dei Lions le proprie competenze ed esperienze animando magistralmente una serata pregna di arte e musica. Diretta dal Maestro Pasquale Colonna, gloria artistica che ha collaborato con Nino d’Angelo e Peppino Brio, contemporaneamente segretario del Lions Club di Afragola, il gruppo che ha come frontman Lello Stendardo, da 40 anni sul palco con la sua passione per il canto e la musica, ha offerto al numeroso pubblico un’occasione importante per ripercorrere la storia della musica leggera italiana dagli anni Sessanta ad oggi, interpretando veri e propri capolavori musicali di artisti che fanno parte della nostra storia.

Con lui, ad impreziosire il lavoro della band, ci sono tanti altri musicisti che hanno accompagnato i primi anni di carriera di Nino D’angelo: Gigi Iazzetta alla chitarra, Enzo Volpicelli al basso, Alfredo Ieppariello alla batteria, e Marcello Ieppariello alle percussioni. Il garbo e la sollecitudine della band ha messo insieme tante realtà e promesse artistiche, lanciando nuovi talenti come Veronica, artista legata al repertorio della canzone classica napoletana, e Lana, 22enne arrivata dall’Ucraina (Odessa), che ha portato sul palco tutta l’esperienza che in patria l’ha condotta alla finale di X Factor come cantante e violinista esperta.

Oltre a loro, sul palco si sono esibiti anche Enzo Gambardella, artista che ha lavorato con Mario Musella e gli Showman nei gloriosi anni della musica degli anni ’60-’70, ed il dott. Ernesto Salzano, medico ed ex amministratore della città, che da sempre coltiva l’hobby per l’arte del bel canto.

Ciascuna esibizione, magnificamente contornata dalle coreografie della ABC Danza, protagonista di un cammeo intitolato ‘Scatole’, relativo al mondo dei sogni di bambini e ragazzi di oggi, ha goduto delle sapienti coreografie di Veronica Giovanna D’Anna.

L’omaggio alla donna libera, coraggiosa e delicata, si è sostanziato nelle creazioni dell’Accademia SPM Moda Bassolino, impegnata sul territorio di Casoria con corsi di formazione dedicati alle professioni dell’Alta Moda. Le sorelle Annamaria e Dora Bassolino, insieme ad Antonio Auriemma, tesoriere dei Lions Club Afragola, hanno lasciato sfilare 12 modelle con abiti che romanticamente hanno interpretato lo spirito di ogni canzone intonata sul palco.

Non sono mancati momenti di ilarità ed estrema distensione firmati dal talento del cabarettista Paky Laudiero. La dimensione quotidiana della famiglia è stata da lui smontata con verve ed originalità di battuta.

Lo spettacolo ha dimostrato ancora una volta che l’ottica del fare ha la sua prevalenza su tutto e che la vita è un po’ come la musica, con i suoi accenti e le sue pause, in cui è l’uomo a dover diventare maestro d’orchestra per dirigere il ritmo al fine di donarsi agli altri.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.