Cronaca

Una marcia contro lo stupro del Parco Verde: i Comitati cittadini dicono ‘basta’ alla violenza sui minori

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‘La violenza sui bambini toglie colore alla loro vita”, questo lo slogan della marcia indetta dai Comitati cittadini e dall’On. Francesco Emilio Borrelli contro le ultime violenze delle due cugine minorenni abusate da un branco di coetanei del Parco Verde di Caivano.

Martedì 29 agosto alle 18.00 la comunità non solo di Caivano, ma anche dei paesi limitrofi, ha sfidato la pioggia predisponendo un corteo per mostrare sostegno e solidarietà alle vittime dello stupro che conferma il disagio della cultura della violenza.

‘Parla con me’, ‘Neanche con un dito’, sono solo alcune delle riflessioni disseminate su cartelloni predisposti lungo il tragitto della marcia dedicata al rispetto dei minori.

Con il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra in testa e don Maurizio Patriciello, ci si è mossi dalla Parrocchia del Parco Verde fino al centro sportivo Delphinia, luogo in cui è avvenuto il terribile stupro.

Alla manifestazione hanno aderito anche Agostino Galiero, co-portavoce provinciale di Europa Verde, Salvatore Iavarone consigliere comunale di Casoria, e il giornalista Pino Grazioli.

‘Il Parco Verde di Caivano è tristemente noto per efferati fatti di cronaca, ma quanto accaduto va oltre ogni immaginazione e i colpevoli di queste violenze devono pagare fino all’ultimo per quanto commesso – ha affermato Borrelli – Hanno distrutto la vita di due giovanissime ragazze. Per questi criminali non ci sia alcuna attenuante. In un momento così difficile bisogna mostrare piena solidarietà alle vittime, per questo ho scelto di essere presente alla manifestazione voluta dai comitati cittadini. Il Parco Verde non può e non deve essere solo degrado e criminalità”.

Tra la gente scesa in corteo ci sono tante madri ed insegnanti. Ad una educatrice di professione, Giovanna Settembrese, nello specifico docente di scienze religiose presso le scuole medie, abbiamo chiesto di commentare gli orrori del Parco Verde: “La notizia terribile di violenze sessuali ai danni di due bambine di 10 e 12 anni a Caivano nel parco Verde, mi ha sconvolto sia come mamma che come docente. Volevo essere presente per mostrare solidarietà con le vittime e reagire a un fatto così grave . Non potevo esimermi dalla marcia contro lo stupro che è grido di dignità e rispetto. Le bambine vanno amate, coccolate come non mai e non stuprate. Purtroppo già in passato a Caivano, territorio di camorra e piazza dello spaccio, si sono verificate violenze di ogni tipo e questo ennesimo episodio veramente mi ha sconvolto. Se l’educazione è una cosa del cuore, noi non dobbiamo mai sottrarre il cuore, altrimenti la nostra educazione diventa solo insieme di libri strappati senza senso. Le due bambine sono state ferite; noi dobbiamo essere il balsamo per curare le ferite. La mia presenza, così come quella di chi c’è calcando il suolo di questa terra, vuole essere segnale di vicinanza alla gente con valori che vive nel parco Verde, per ricordargli che insieme a tutte le associazioni che hanno partecipato, risollevarsi è possibile .

In attesa dell’arrivo della premier Giorgia Meloni, che ha promesso una bonifica valoriale del Parco, i cittadini di Caivano e dintorni, marciano con un corteo nonviolento per creare un corridoio umano che mostra resistenza ai soprusi di una terra e di un parco diventato ghetto.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.