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Una petizione per borse lavoro come riscatto delle donne vittime di violenza, l’iniziativa della cooperativa Etnos

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Napoli, 7 mag. – Una campagna per sensibilizzare istituzioni ed opinioni pubblica sull’importanza delle borse lavoro per contrastare la violenza sulle donne, promuovendone indipendenza ed emancipazione verso il riscatto dall’aggressore. A sostenerla mediante una petizione è la Cooperativa Etnos, impegnata da anni nell’affiancare il percorso di riabilitazione di donne accolte nelle loro case rifugio.

Sono state oltre 40 le signore che fino ad oggi, grazie ad Etnos, sono riuscite a ricominciare a vivere ripartendo da se stesse e soprattutto da chi ha creduto in loro lavorativamente. La Cooperativa ha accolto negli ultimi 5 anni centinaia di donne che oltre a chiedere e ricevere protezione, hanno potuto contare, grazie alle borse lavoro, sull’effettivo cambiamento delle loro vite.

Concepite dallo Stato come strumento efficiente per il contrasto alla violenza di genere, spesso però divengono occasioni latenti per consentire fattivamente agli operatori di settore, di dare futuro alle proprie assistite. La mancanza di nuovi bandi per l’assegnazione delle borse lavoro, arresta spesso il processo e il percorso di rinascita delle donne vittime di abusi.

Etnos per questo scende in campo e chiede di sottoscrivere la sua petizione affinchè il buon senso prevalga sulla burocrazia, assicurando metodologie di supporto che funzionino.

“Aiutateci a sensibilizzare chi ricopre responsabilità politiche e burocratiche dirigenziali – dirama Etnos – perchè si possa trovare una soluzione affinchè questi progetti siano senza scadenza ed abbiano continuità, per non lasciar morire così i nostri sogni, il nostro coraggio, il nostro desiderio di provare ad incidere profondamente sulla vita di donne che per anni hanno subito violenze e umiliazioni ed oggi trovano il coraggio e la forza di creare e crearsi una nuova vita”.

Questo l’appello rivolto per rendere i progetti delle borse lavoro senza scadenza, così che la dignità occupazionale sia parte integrante dell’accoglienza protetta riservata alle donne vittime di violenza.

Firma anche tu

https://www.change.org/p/firma-anche-tu-per-il-lavoro-come-riscatto-per-le-donne-vittime-di-violenza

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.