Attualità

Vaccini e tamponi. La confusione avanza

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Anna Tortora

La confusione cresce più del Coronavirus. La notte di Capodanno si potrà scegliere cosa abbinare con le lenticchie, se il tampone o il vaccino.
E se siete un po’ giù, arrivano i novelli re Magi, Crisanti, Pregliasco e Bassetti a portarvi le dosi cantando un’allegra canzoncina.
“Adesso è tutto chiaro: i vaccinati che hanno fatto tre dosi devono fare il tampone come quelli che non ne hanno fatto nemmeno una. Tutto questo per evitare che i vaccinati contagiati possano contagiare un non vaccinato in attesa della prima dose e, evidentemente, anche i non vaccinati che non intendono farne nemmeno una.
In questo modo risulta a tutti chiaro come i vaccinati che pensavano di essere dei privilegiati rispetto ai non vaccinati in attesa della prima dose e ai non vaccinati che non intendono vaccinarsi, si possono contagiare come se non avessero mai fatto una dose di vaccino, proprio al pari dei non vaccinati che, è ancora più chiaro, è probabile che non ne faranno mai una.
Tutto chiaro, no?”
Vittorio Sgarbi

Ma sì!
“Comunque, vi volevo dire che ora che al vaccino si vuol aggiungere il tampone, i vaccinati si arrabbiano perché si sentono presi in giro. Dicono: ‘Ci avevate detto che saremmo stati liberi e ora ci chiedete il tampone o niente libertà. Non è giusto’.
È vero, non è giusto. Ma non perché non vada bene il tampone; più semplicemente perché vaccino e tampone riguardano prevenzione, salute e rilevazione ma non certo la libertà. Aver generato l’equivoco e la divisione degli italiani in vaccinati liberi e non vaccinati esclusi è diretta responsabilità del governo che ha volutamente messo in contrasto la sanità e la salute con la libertà e i diritti, invece di garantire i secondi come premessa dei primi. Il vizio d’origine – lo scambio tra sicurezza e libertà -, che è stato fatto per alibi e per miopia, e che gli Italiani a loro volta hanno accettato e perfino invocato per alibi e miopia, viene sempre a galla.
Ancora i miei migliori auguri di buon Natale.”
Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore
Ne vedremo delle belle ancora.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.