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Venom: La furia di Carnage, un guilty pleasure per il pubblico

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Gabriele Laurino

Campione d’incassi nel 2018, solida conferma nel 2021. Un film che sembra aver abbracciato pienamente i gusti e le esigenze del pubblico: Venom è tornato ne La furia di Carnage, un secondo capitolo più convincente del suo predecessore, da ottobre al cinema.

Il cinecomic Marvel con Tom Hardy riprende la storia di Eddie Brock, il giornalista fallito costretto a convivere con il simbionte (un parassita alieno) chiamato Venom, diviso tra la sua necessità di eroismo e l’appetito famelico del mostro, tenuto a bada dalla personalità positiva e compassionevole del protagonista.

Questa volta Eddie e il suo compagno devono affrontare Cletus Kasady, un serial killer evaso di prigione intenzionato a seminare il caos. Cletus, interpretato da Woody Harrelson, è stato a sua volta posseduto da un simbionte dopo essere entrato in contatto con il sangue di Brock. L’antagonista si trasforma in Carnage, una bestia crudele e feroce con cui Eddie/Venom dovranno fare i conti.

Venom: La furia di Carnage è un film tanto breve quanto semplice, con una trama poco originale e una consistente componente humour che si protrae per quasi tutti i 90 minuti di durata. Un film che appassionerà i più giovani e piacerà soprattutto a chi cerca un’ora e mezza di puro intrattenimento e di violenza sfrenata, poiché i ripetuti duelli tra i due simbionti mettono in scena un’azione adrenalinica e piacevole. Siamo ben lontani dai blockbuster epici e sontuosi cui ci ha abituato la cinematografia Marvel negli ultimi anni, ma nel complesso il nuovo film di Venom può dirsi sufficiente. Tuttavia, purtroppo, nulla di più.


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Gabriele Laurino

Mi chiamo Gabriele e sono da sempre appassionato di cultura pop. Cinema, televisione, fumetti e videogiochi sono il mio pane quotidiano, un amore che ho trasformato in un lavoro a tempo pieno. Mi occupo di critica cinematografica e videoludica, oltre che di informazione riguardante il mondo dello spettacolo, e sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli per arricchire il mio bagaglio culturale.