VIDEO INTERVISTA – Napoli, bambini e futuro nel segno della speranza: la riflessione del Prof. Severino Nappi pensando alla piccola Noemi
Napoli, 9 mag. – Sono stati giorni di apprensione mediatica per la piccola Noemi, colpita gravemente al torace da un proiettile, durante un raid a Piazza Nazionale. La vicenda della piccola di quattro anni ricoverata in prognosi riservata presso il nosocomio pediatrico Santobono di Napoli, ha sensibilizzato istituzioni e suoi rappresentanti.
Ingiusta la sorte toccata alla bambina che a quanto pare mostra lievi miglioramenti della funzione respiratoria. La sua storia apre una ferita nel senso civico-morale di una intera città. A parlarne è il Prof. Severino Nappi, vice coordinatore regionale di Forza Italia, presidente dell’Associazione Nord e Sud, ex assessore al Lavoro a Palazzo Santa Lucia.
Ideatore della campagna #DisegniAmo IL NOSTRO POSTO, lanciata per ascoltare il parere dei bambini chiamati ad immaginare una Campania diversa, più a misura di piccoli, Severino Nappi, ha aperto un dialogo sui cittadini del futuro, sollecitando i loro genitori a lasciarli esprimere con matite e colori, opinioni e proposte sulla città di Napoli.
L’ex assessore ha ricevuto moltissimi disegni e tanti altri intende raccoglierne, per poi allestire una bellissima mostra che parli della nostra terra. Sulle sue pagine social Nappi divulga i risultati dell’iniziativa nata in seno alla campagna “Campania, il nostro posto”. “Ecco la nostra Campania con gli occhi di Maja e Christian – scrive il prof. pubblicando due disegni che raffigurano un Vesuvio stilizzato e il mare all’orizzonte – mandatemi i lavori dei vostri bambini”.
Colpito dal coinvolgimento delle mamme di ciascun disegnatore, da avvocato e docente di Diritto del lavoro, Nappi pensa a Napoli e al suo futuro che rivendica speranza. Inevitabile non interrogarsi su quello della piccola Noemi, riflettendo sul senso di stallo della nostra politica, sull’omertà collettiva abituata a considerare ormai ordinarie vicende del genere, ricordando episodi simili verificatisi più di una volta a Napoli.
“Cosa c’è di più vero e onesto dei bambini? – ribadisce Nappi – Sono loro a darci un segnale di attenzione, un monito su cosa bisogna fare e come bisogna agire. Il dolore della madre di Noemi non è molto diverso dalla disperazione delle madri della Libia o dello Yemen. Anche qui c’è una guerra silenziosa, combattuta nell’improvvisazione, tanto da presentare gli occhi della morte o della paura nelle vite dei bambini. Serve altro, serve speranza, quella stessa speranza che ci sprona a restare nella nostra terra pensando al domani, non alla guerra”.
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