Cronaca

Video | Si allontanavano dal posto di lavoro per compiere attività personali: sottoposti a custodia cautelare

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La Polizia di Stato di Reggio Calabria, ha dato esecuzione ad una Ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, a carico di  15 persone residenti nella provincia di Reggio Calabria, tutti dipendenti dell’ARSAC (Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese – Area 6, Sezione di Gioia Tauro), a cui è stato contestato di essersi assentati  o di non essersi proprio presentati in servizio, attestando falsamente la loro presenza sul posto di lavoro attraverso la “strisciata”  del badge da parte di altri colleghi, sul lettore dell’apposita macchina obliteratrice, inducendo così il predetto Ente in errore circa l’effettività della presenza in servizio degli indagati.

Le attività di indagine degli Agenti del Commissariato di Gioia Tauro, con il supporto di colleghi della Squadra Mobile di Reggio Calabria, dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Siderno e Palmi e del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, si sono avvalse di attività tecniche di intercettazione e video-ripresa a carico dei dipendenti degli Uffici regionali dell’A.R.S.A.C. e sono state abbinate ad accurati servizi di osservazione e pedinamento nei confronti dei dipendenti che, in orario di ufficio, si allontanavano dal posto di lavoro per compiere attività personali: dalla spesa nei supermercati a lunghe passeggiate e soste in locali pubblici, alle pratiche sportive. Il sistema utilizzato dai destinatari delle misure cautelari era semplice e collaudato: incaricare, a turno, uno o più dipendenti affinchè “strisciassero” anche il badge degli altri colleghi sul lettore digitale, collocato all’ingresso degli uffici attestandone falsamente la presenza sul luogo di lavoro e con ciò, realizzando i reati contestati. A carico di 5 indagati è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre per gli altri 10 indagati è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. E’ stato, inoltre, disposto dal G.I.P. il sequestro preventivo per equivalente delle somme indebitamente percepite (12.000,00 €uro circa, complessivamente) – quali giornate di lavoro risultanti, ma, di fatto, non effettuate per l’adozione dell’accertato sistema fraudolento di impiego dei badge individuali – a carico dei 15 destinatari delle misure cautelari personali ed a carico di ulteriori 3 indagati.


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