«Vincenzo Di Meglio profeta della medicina narrativa»: Presentato ad Ischia il libro dedicato alla figura dell’indimenticabile dottore scomparso tre anni fa
di Gennaro Savio
Si è tenuta a Ischia Ponte, presso la sala convegni del Museo diocesano, la presentazione del libro curato dal Giornalista Ciro Cenatiempo dal titolo «Vincenzo Di Meglio profeta della medicina narrativa». Un volume dedicato alla vita e all’opera dell’indimenticabile senologo, oncologo e chirurgo ischitano scomparso tre anni fa. In una sala gremita sino all’inverosimile, sono state tante le testimonianze di coloro che hanno voluto ricordare la straordinaria umanità e disponibilità del Dott. Di Meglio che ha fatto del giuramento di Ippocrate il suo Vangelo professionale da seguire scrupolosamente alla lettera. Un medico che grazie alla sua eccellente preparazione e al rapporto di amicizia e di fiducia che instaurava con le sue pazienti, è riuscito a salvare tantissime vite umane curando, tra l’altro, gratuitamente tutti coloro che quotidianamente facevano i conti con gravi difficoltà economiche. E per comprendere l’altissimo livello della formazione, della professionalità e delle conoscenze in campo medico internazionale del Dott. Vincenzo Di Meglio apprezzatissimo da tantissimi pazienti della regione Campania e di tutta Italia, basta dire che nel corso della sua vita oltre ad aver partecipato a Master di studi e di ricerca a Harvard, a New York e nel Maryland e ad essere stato autore di ben 22 pubblicazioni scientifiche in argomenti di chirurgia generale e di diagnostica, negli ospedali napoletani ha praticato oltre 1600 interventi di terapia chirurgica di carcinoma mammario come primo operatore, con mortalità peri e post operatoria assente. Il giornalista Ciro Cenatiempo – curatore del libro – parla di una sorta di anagrafe della empatia umana a riguardo delle testimonianze rilasciate dalle pazienti del Dott. Di Meglio. “Le testimonianze delle pazienti di Vincenzo Di Meglio – ha affermato Ciro Cenatiempo, sono una sorta di anagrafe della empatia umana, soprattutto al femminile, in un contesto come quello dell’isola d’Ischia. L’aspetto straordinario di queste testimonianze sono state tutte fatte e rese con una sorta di felicità. Perché nel dolore c’è felicità quando si può esprimere la gioia di aver conosciuto una persona così importante. C’è chi ha detto che il giorno in cui è scomparso Vincenzo Di Meglio è come se fosse bruciata la foresta Amazzonica. Questo è il senso della scomparsa di un faro – ha concluso Cenatiempo – che noi abbiamo provato a riaccendere”. Il giornalista della Rai Mauro Giliberti ha raccontato come sia nato il suo amore per l’isola d’Ischia anche grazie all’amicizia avuta col Dott. Vincenzo Di Meglio. “Io sono un giornalista della Rai – ha premesso Mauro Giliberti inviato della trasmissione ‘Porta a Porta’ – capitato sull’isola d’Ischia per caso. Per fare un’inchiesta giornalistica anche dura nei confronti di Ischia: sei sindaci, sei comuni chissà quali sprechi ci saranno su quest’Isola. Poi ho conosciuto gli ischitani, mi sono innamorato di Ischia e la mia posizione si è molto ammorbidita e qui ci ho lasciato il cuore. Uno dei motivi di questo amore per l’isola Verde – ha concluso Giliberti – è l’amicizia con tutta la famiglia Di Meglio e Vincenzo, oltre ad essere un grande medico ed un grande uomo di cultura, aveva un tratto di umanità e di empatia che rimarrà per sempre nel mio cuore”. Presso l’Università Suor Orsola Benincasa è previsto un importante Premio in ricordo del Dott. Di Meglio come ci spiega la Dott.ssa Paola Villani. L’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa – ha dichiarato Paola Villani, coordinatore scientifico del master “Medical Humanities” dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli -, ha subito accolto queste iniziative e ha subito deciso di collaborare attraverso il Master universitario “Medical Humanities” e “Medicina Narrativa”. Abbiamo già in programma il Premio come avevamo promesso l’anno scorso e quindi questa edizione 2022/2023 è stata dedicata al Dott. Di Meglio e si concluderà il 23 giugno proprio con la consegna del Premio “Medicina Narrativa” al Dott. Di Meglio. Questo credo che sia soltanto l’inizio di una serie, non solo di iniziative, ma di incontri e altre attività di formazione che possano diffondere, tra studi scientifici e pratiche mediche, un nuovo metodo, un nuovo approccio. Un approccio di medicina umana. Per una narrativizzazione del rapporto medico paziente che trova nel Dottore Di Meglio una figura esemplare, profetica, anticipatrice”. La Dott.ssa Lucia Esposito, si augura che grazie al progetto “Ricerchi_amo e Racconti_amo”, i ragazzi possano ispirarsi al grande esempio che ha rappresentato per tutti il Dott. Di Meglio
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