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Vogliamo la guerra? Zelensky detta ordini anche all’ONU

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Anna Tortora

“Di Maio ha espulso 30 diplomatici russi per asseriti motivi di “sicurezza nazionale”.
Eppure la diplomazia, e quindi i diplomatici, servono alla pace e quanto accaduto oggi ci allontana da essa per avvicinarci ancora di più alla guerra.
Devono esserci dei motivi gravi: erano spie? Venga detto chiaramente e vengano fornite le prove.
Di Maio su questo ha taciuto e per lui ha parlato Draghi: decisione “presa in accordo con altri partner europei e atlantici”.
Che più o meno significa che il Governo ha eseguito gli ordini degli americani cui poco importa se saremo noi a pagare le conseguenze di queste decisioni irresponsabili.
“Mangeremo armi. Mentre anche Confindustria si accorge che il governo sta portando il paese al disastro e che la produzione di quasi la metà delle imprese italiane sta diventando diseconomica, ieri la commissione finanze del Senato ha dato l’ok all’esenzione di iva e accise sulla vendita di armi, che significa minori entrate per lo Stato e ancora maggiori affari per i produttori di strumenti di morte.
Tutti i partiti d’accordo e i novelli Ponzio Pilato del m5s astenuti.”
Mattia Crucioli, Alternativa

“Le 319 espulsioni sono state decise in accordo con Europa e Stati Uniti: in Italia, i funzionari cacciati sono 30. Ira del Cremlino: «Reagiremo». Luigi Di Maio insiste su Roma «garante» per Kiev. E il premier invoca la tregua.”
Daniele Capezzone, giornalista e scrittore già parlamentare della Repubblica
“Viene da chiedersi chi veramente comanda oggi in Italia. Abbiamo ancora un governo che decide in attuazione di una sua linea o semplicemente prendiamo ordini da fuori?”
Antonio Socci, giornalista e scrittore

Non si capisce ancora il motivo per cui l’Italia partecipi a sanzioni e all’invio di armi all’Ucraina.
Il presidente ucraino sta andando troppo oltre, pretende di tutto, ci ha anche definiti codardi, lui che da solo non avrebbe potuto nulla contro Putin. Ma in Europa, ormai, ci teniamo gli insulti da uno che non è ancora nell’UE.
“Quest’altra mangiata da milionate di euro a palate (con i soldi della fiscalità generale, cioè i nostri) che è la fornitura di armi all’Ucraina, ha anche il suo lato grottesco. Come nel film di Alberto Sordi, forniamo roba tecnologicamente arretrata ovviamente pagata per nuova. Smaltiamo i magazzini, insomma. Gli ucraini apprezzano solo i Lince, di fabbricazione italiana. Piccolo particolare: i Lince noi li abbiamo venduti a Putin e gli ucraini ne scoprono le doti quando li catturano all’esercito russo. Ancora credete alla retorica del bene contro il male che stanno provando a vendervi sui media?”
Mario Adinolfi, giornalista e scrittore già parlamentare della Repubblica e presidente del Popolo della famiglia

“Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj avrà pure mille ragioni, ma la mania di intervenire nelle assemblee politiche dell’universo mondo e financo nel festival di canzonette, alla fine ridurrà a fiction televisiva la vera tragedia patita dalla popolazione.
Salendo in cattedra e insegnando la retta via – quella che conduce alla guerra mondiale -, anche ai membri dell’Onu, finirà per diventare odioso ed insopportabile anche ai più sinceri amici dell’Ucraina.”
Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore già parlamentare della Repubblica


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.