Vogliamo la pace e il condizionatore quando occorre
L’ isteria globale sta avanzando a dismisura. Il ricatto morale è ormai il modo più semplice per portarci dove vogliono. Ieri le chiusure, oggi l’aria condizionata.
“POTEVATE SCEGLIERE TRA IL CONDIZIONATORE E LA PACE, AVETE SCELTO IL CALDO E AVRETE LA GUERRA.
Le parole di becera propaganda pronunciate da Mario Draghi sulla scelta tra la pace o il condizionatore preannunciano la volontà di protrarre ed estendere la guerra con la Russia e di preparare progressivamente gli italiani ai conseguenti sacrifici economici (dovremo rinunciare a ben altro che ai condizionatori) e, se la follia continuerà, anche ai sacrifici in termini di vite umane conseguenti ad un coinvolgimento diretto della Nato.
Attenti a non farvi ingannare: parlano di sacrifici per arrivare alla pace, intendono sacrifici per farvi accettare la loro guerra.”
Mattia Crucioli, Alternativa
“Volete la pace o i condizionatori?
…a parte l’illogicità tanto della domanda quanto del ragionamento sotteso, il punto è che ci prendono per i fondelli perché sanno che ci possono prendere per i fondelli, in maniera assolutamente clamorosa…
Ci sfottono senza farsi il problema.”
Alessandro Sansoni, giornalista
“Così, Mario Draghi, rivolto agli italiani, considerati evidentemente degli idioti.
In realtà, una simile domanda ci racconta che abbiamo sopravvalutato l’onestà intellettuale e l’ intelligenza di Mario Draghi.
La maggioranza degli italiani non ha e non avrà i soldi per il condizionatore, ma il falso dilemma nasconde due verità:
1) le sanzioni non garantiscono affatto la pace;
2) i problemi scaturenti dalla guerra non verranno soltanto dall’afa o dal gelo, ma dalla mancanza di materie prime e di generi di prima necessità.
Certo che preferiamo tutti la pace, ma preferiremmo anche che Mario Draghi ed i suoi propagandisti ci trattassero da cittadini capaci di pensare e non come cretini verticali.
Cari amici, cerchiamo di ragionare, liberandoci dai fumi propagandistici e dall’emotività.
E, in aggiunta, riprendiamoci un minimo di sano egoismo nazionale, nonostante gli euro-paliacci ed i pappagalli di Biden.
Dopo il virus di Xi Jinping e la guerra di Putin, rimarranno più potenti e ricchi di prima Stati Uniti e Cina Mao-capitalista.
L’Europa, Russia compresa, saranno ridotte a Terzo mondo.
L’Italia, tra freddo e fame, maledirà la classe politica sempre al servizio di un padrone, prima nero, poi rosso, quindi,merkelato, infine, totalmente a stelle e strisce.”
Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore già parlamentare della Repubblica
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