24 Novembre 2024
PoliticaPolitica Estera

Von der Leyen, maggioranza molto debole ed eterogenea

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Anna Tortora

“Fratelli d’Italia ha deciso di non votare per la riconferma di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione europea. Siamo rimasti coerenti con la posizione espressa al Consiglio europeo di non condivisione del metodo e del merito.” Giorgia Meloni
“Il primo obiettivo di Ursula Von der Leyen? Green deal entro 100 giorni.
Nuove tasse e nuove spese folli e inutili sulla pelle delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie italiane ed europee.
L’ennesimo motivo per dire di NO alla sua elezione.”
Matteo Salvini, ministro dei trasporti e delle infrastrutture
Bisogna fare chiarezza…
“Leggo commenti di politologi improvvisati, tifosi che non riescono neanche a distinguere la differenza tra poltica nazionale ed europea. Cerchiamo di fare chiarezza. La politica europea ha spezzato in due sia la maggioranza del Governo italiano che l’opposizione, nella maggioranza di Governo FI e i Moderati hanno votato a favore della VDL ( leggasi Von der Leyen) , Lega e Fdi contro. Nella minoranza Pd e i Verdi hanno votato a favore, grillini e la sinistra radicale di Fratoianni contro, Calenda e Renzi non pervenuti perché non hanno rappresentanti in europa. Prima considerazione, a parti invertiti anche l’alleanza che si pone in alternativa a questo governo si sarebbe spezzata a fronte di questo voto, per cui farebbero meglio a tacere. Seconda considerazione in europa esiste una maggioranza PSE e PPe con reniew che non corrisponde ad alcun Governo nazionale europeo, in tutti i Paesi europei partito popolare e partito socialista nei Governi nazionali sono partiti alternativi, da nessuna parte governano insieme, qui sta la prima anomalia. La Vdl era una candidata debole, consumata, in piu`veniva da dei risultati elettorali europei che avevano penalizzato i suoi alleati, resi piu’ deboli dal voto popolare a favore della destra conservatrice e anche quella piu’ radicale che sono i veri vincitori delle ultime elezioni europee. Vdl aveva bisogno di allargare la maggioranza e aveva due strade, o assicurarsi il voto dei verdi, usciti per altro ridimensionati dalla ultima tornata elettorale europea, in una sorta di continuità del mandato precedente fregandosene del segnale dato dal voto popolare o aprire a destra ai conservatori. Aveva una carta da giocare per fare digerire a Reniew e Socialista l’apertura ai conservatori, fare un grande fronte anti putin e por ucraina dai socialisti ai conservatori che su questo tema sono tutti d’accordo. Purtroppo ha prevalso la paura di VDL dei franchi tiratori alleati nel caso di apertura ai conservatori e così ha chiesto i voti alla Meloni sottobanco con promesse vaghe come potrebbe fare un pescivendolo al mercato di Catania, non un leader europeo: ha dimostrato di non essere una leader, se tu ti presenti per governare devi essere leader e capace di imporre condizione agli alleati non trattare sottobanco per non molestare. L’intervento della Vdl non ha lasciato dubbi, l’unico elemento importante in un discorso complessivamente generalista che diceva tutto e il contrario di tutto e’ stato il passaggio in cui riprendeva quel piano green contestato da molte categorie economiche industriali ed agricole, che per altro era stato in parte sospeso nell’ultima fase della precedente gestione VDL, ossia un chiaro messaggio per il gruppo verde e la conseguente chiusura al gruppo dei conservatori. A questo punto va da se che la Meloni poteva rispondere solo con il voto contrario Ora io faccio fatica a capire chi dice che la Meloni comunque doveva votare a favore, ma chi é quel leader nazionale ed europeo che di fronte una porta in faccia risponde con un grazie? Ma cosa rispondi ai tuoi elettori, che giá non sono entusiasti di una candidatura debole come la VDL, a fronte di un voto a suo favore senza un segnale di apertura e riconoscimento politico? ma chi afferma cio`può essere solo uno che non ha mai fatto poltica in vita sua, ma quando mai in politica si da un voto senza nulla in cambio? Non dico la sicurezza di posti di governo ma anche solo la dignità di essere considerato alla pari degli altri, ma questo é l’A B C della politica. Chi pensa che in politica si diano i voti in un senso o nell’altro per sentimenti é un ignorante o un cretino, la politica si basa sui rapporti di forza, non ci sono altri elementi e se tu non eserciti la forza, non ne trai profitto, sei finito. Aggiungo, questa é la prima fase di una partita che sarà lunghissima, VDl ha una maggioranza molto debole ed eterogenea, molti popolari non condividono le politiche radicali degli ambientalisti e Vdl avrà comunque bisogno dei voti dei conservatori su molte questioni se non vorrà andare sotto. E poi c’è´una incognita che aleggia nell’aria, si chiama elezioni presidenziali americane. Se vince Trump, Vdl avrà bisogno di pontieri… e io vedo solo un anzi una pontiera che governa la seconda o terza economia in europa, quella che ora qualcuno dice che é stata isolata e li ne vedremo delle belle. la politica, mi insegna la mia quarantennale esperienza, da delle svolte a 360 gradi quando meno te lo aspetti e vendere la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato é l’errore che fanno in molti, se poi sei un politologo della domenica che fa analisi sui titoli di giornale ”
Enzo Raisi, già parlamentare della Repubblica


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.