Zelensky non piace a molti italiani. Il sistema a mano morta, Fail-deadly, unica possibilità di deterrenza alla guerra nucleare?
Cittadini incazzati insorgono sui social, non approvano la linea del Governo sul sostegno all’Ucraina.
Molti elettori di Fdl sono delusi, ciò significa che non sapevano, quando hanno votato, della linea chiara di Fdl riguardo all’invio di armi all’Ucraina.
Ciliegina sulla torta è la presenza di Zelensky al festival di Sanremo.
Ma perché il presidente dell’Ucraina è così odiato da gran parte degli Italiani?
‘Pagliaccio ucraino’, ‘cocainomane’, ‘buffone’, questi sono alcuni degli appellativi che da circa un anno vengono riversati sul povero Zelensky.
Neanche Fidel Castro, Gheddafi, Saddam Hussein, avevano fatto imbestialire così tanto gli Italiani, eppure non sembra un cattivo comunicatore. O, almeno, così si diceva.
Addirittura Vittorio Feltri scrive “Putin è un coglione quasi come Zelensky.”
Il presidente ucraino chiede armi, solo armi. È questo il motivo per cui è odiato, purtroppo.
A tal proposito, l’ambasciatore Domenico Vecchioni apre ad una visione più ampia.
“Gli strateghi da talk show ci hanno ben spiegato:
per avviare eventuali negoziati di pace tra due belligeranti, è necessario che entrambi abbiano la stessa capacità offensiva. Quindi, è giusto armare l’Ucraina fino a quando non sarà allo stesso livello militare-operativo della Russia. Così, dopo i carri armati tedeschi e americani, Zelensky si appresta a richiedere i temibili caccia F16 per la difesa dei cieli. Seguendo questa logica di pace, è inoltre verosimile che l’Ucraina pretenderà in seguito truppe NATO sul terreno per ricacciare i russi al di là delle frontiere, per riprendersi magari pure la Crimea. A quel punto forse ci si ricorderà (piccolo dettaglio…) che la Russia è una potenza nucleare. Occorrerà allora dotare l’Ucraina di ordigni atomici, per conferirle la stessa capacità offensiva di Mosca. Sarà quello il momento in cui, secondo questa straordinaria pensata, scoppierà la pace!
Ma forse, più realisticamente, non dispiaccia agli strateghi televisivi,potrebbe invece scoppiare la terza guerra mondiale, che non vedrebbe né vincitori né vinti, ma solo distruzione, morte e un incerto futuro per l’umanità. E’ imperativo di conseguenza uscire dalla logica esclusivamente militare e tornare urgentemente alla dimensione politico-diplomatica alla ricerca dell’indispensabile compromesso, dove ognuno cede qualcosa, a beneficio della pace generale. Tutto in ogni caso dovrebbe essere fatto per una de-escalation, non il contrario. Questo auspicano i popoli europei. I governanti ne tengano conto!”
Il sistema a mano morta, di cui è dotata la Russia, sarebbe l’unica possibilità per frenare la sola ipotesi di una guerra nucleare.
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