22 Dicembre 2024
MagazineMusica

Zucchero Fornaciari e il ruggente canto del mondo infiamma la notte di ‘Un’estate da re’

Condividi

Un canto universale con un’esibizione internazionale. Questo il frutto del World Wild Tour di Zucchero Fornaciari, ospite anche stasera della rassegna ‘Un’estate da re’, promossa da Scabec, Regione Campania e Ministero della Cultura.

“Avrei dovuto essere a Caserta anche l’anno scorso, ma non ci sono riuscito – asserisce il cantante – questa è stata la volta buona con un doppio appuntamento in una città come Napoli che è piena di cultura”.

Sul palco con l’artista c’è anche la figlia Irene, che ammalia con la sua potenza vocale, tra un’esibizione ed un’altra. La S di Sugar è in realtà indicativa di sensazionalità per un uomo che a 67 anni ancora ruggisce con possenza. Negli oltre trent’anni di carriera Adelmo, questo il vero nome di Zucchero, ha portato lo spirito emiliano nel blues internazionale.

La sua esperienza al fianco di artisti come Luciano Pavarotti, Eric Clapton, B.B. King, Miles Davis, Sting, Paul Young, Joe Cocker, si sente tutta sul palco della Reggia di Caserta. Anzi, l’omaggio a Pavarotti con una interpretazione da brividi di Miserere, commuove per la sua bellezza. Zucchero duetta virtualmente con il grande tenore che appare sul vidiwall in tutta la sua magnificenza.

Una scaletta composta dai seguenti brani: Oh, Doctor Jesus (Ella Fitzgerald & Louis Armstrong cover), Spirito nel buio, Soul Mama, Sarebbe questo il mondo, La canzone che se ne va, Quale senso abbiamo noi, Partigiano reggiano,
L’urlo, Ci si arrende, Cose che già sai, Pene, Facile, Vedo nero, Baila (Sexy Thing), Il volo, Dune mosse, Un soffio caldo,
The Scientist (Coldplay cover), Miserere, Stayin’ Alive (Bee Gees cover), Nutbush City Limits (Ike & Tina Turner cover),
Honky Tonk Train Blues (Keith Emerson cover), Let It Shine, Diamante, Per colpa di chi?, Diavolo in me, Chocabeck
Hey Man, “L’anno dell’amore”, Jumpin’ Jack Flash (Aretha Franklin song), fa risuonare un canto di amore e libertà che Zucchero dedica a Pino Daniele.

“Pino mi chiamava Zuccherillo ed io dedico a lui stasera il mio canto di libertà”, dice Sugar. Col suo spirito goliardico, con l’energia di un ventenne che fa virtuosismi con la musica, Fornaciari mostra al pubblico di ‘Un’estate da re’, che le note non invecchiano mai e sono medicina ed energia per tutti.

Ci si scatena in questo concerto in cui Zucchero invita i presenti a non restare incollati sulle sedie, ma a danzare lasciandosi trascinare dalla sua musica.

Il cantautore e musicista padroneggia rock, blues, soul e pop, regalando un viaggio sonoro che tocca lo spirito di tutto il globo. Senso racchiuso anche nella scelta di musicisti provenienti da tutto il mondo. Al suo fianco ci sono infatti  Polo Jones (musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).

Selvaggio, spiritoso, sensazionale, Zucchero ammalia camaleonticamente con la sua presenza scenica e dona alla musica il suo valore di dono per gli artisti e per la gente.

Foto e video di Arturo Favella


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.